ROVIGO. Un malore improvviso, il ricovero, quella speranza appesa ad un filo, sembrava stare meglio, poi la fine: Valentina si è spenta a 16 anni.
La scomparsa di Valentina
E' stata un dolore immenso per i suoi genitori, ma un alito di vita per altre persone che con grande coraggio e altruismo mamma Silvia e papà Diego Astolfi hanno scelto di aiutare, donando gli organi della loro figlia. Valentina, 16 anni, si è spenta infatti lo scorso weekend dopo un aggravarsi delle sue condizioni di salute.
Studentessa prima dell’Istituto Comprensivo di Lendinara, vista la sua difficoltà cognitiva si era inserita poi nel gruppo della Fondazione Irea Morini Pedrina di Este, il punto di riferimento del territorio per servizi alla disabilità, servizi all'infanzia e alla formazione professionale.
“Il gesto della famiglia è una scelta forte, a favore di persone che hanno bisogno. La perdita della loro unica figlia che hanno accompagnato con assoluta dedizione in questi sedici anni si è trasformata in un atto di dono. A loro un senso di onesta gratitudine”.(Polinese24.it)
Valentina Astolfi
16 anni, residente a Lendinara è venuta a mancare domenica 29 agosto all’ospedale di Rovigo dopo un ricovero durato nove giorni. Nove lunghi giorni durante i quali la ragazza ha lottato tra la vita e la morte, ma alla fine purtroppo nulla si è potuto fare.
Le cause della morte della ragazza, non sono ancora del tutto chiare, si parla di un arresto cardiaco causato da una malattia pregressa e associata alla sua disabilità. Ma non vi è ancora nulla di certo.
Ciao Vale
"Era una ragazzina solare, adorava andare a scuola e le piaceva tanto condividere le ore in classe con i suoi compagni. Salutava tutti con il suo ‘Ciao’ accompagnato dal suo bellissimo sorriso. Un ‘Ciao’ che resterà per sempre impresso nei cuori di tutti quelli che le hanno voluto bene".
Con queste parole, l’operatrice socio sanitaria Laura Turri che per anni ha seguito Valentina Astolfi nell’istituto comprensivo di Lendinara, descrive la ragazzina che ha lasciato un segno indelebile nei cuori dei compagni, degli insegnanti e di tutte le persone che la conoscevano.(IlRestodelCarlino)
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