Milano, 73enne trovata morta in casa con profonde ferite alla testa: la vittima è Fiorenza Rancilio. Interrogato il figlio
Omicidio a Milano: il mistero di Fiorenza Rancilio e il passato oscuro della famiglia. La tragica morte della donna di 73 anni porta alla luce legami con il sequestro mai risolto del fratello architetto
A Milano, l'omicidio di Fiorenza Rancilio, una donna di 73 anni trovata morta con lesioni alla testa nella sua abitazione in via Crocefisso, ha sconvolto il tranquillo quartiere delle Colonne di San Lorenzo. Le autorità sono intervenute prontamente sul luogo del delitto, aprendo un'indagine per omicidio. Un enigma avvolge questo tragico evento, con il figlio della vittima interrogato mentre veniva portato via in stato confusionale.
Fiorenza Rancilio, non solo vittima di questo terribile crimine, era una figura di spicco nella società milanese. Presidente della fondazione "Augusto Rancilio", dedicata al fratello architetto sequestrato nel 1978 dall'Anonima a Cesano Boscone, portando con sé un mistero mai risolto. Entrambi i fratelli erano figli di Gervaso Rancilio, un imprenditore italo-francese noto per essere il re delle macchine da caffè.
La storia della famiglia Rancilio è intrecciata con il successo e con una tragica vicenda mai risolta. Augusto Rancilio, l'architetto sequestrato, è scomparso nel nulla nel corso degli anni, gettando un'ombra lunga sulla famiglia. Solo negli anni Novanta, grazie alle confessioni del boss Saverio Morabito, sono emersi dettagli sui legami tra 'ndrangheta calabrese e mafia siciliana, riportando alla luce gli intrighi di sequestri e omicidi di quel periodo.
Oltre alla tragica storia familiare, il marchio Rancilio è legato a un glorioso passato nel mondo delle macchine per caffè. Da Roberto Rancilio, fondatore delle "Officine Meccaniche Roberto Rancilio" nel 1926, fino alle innovazioni presentate nel corso degli anni successivi, l'azienda ha segnato la sua presenza nel panorama internazionale. La celebre Rancilio Silvia, nata nel 1981, ha consolidato la presenza del marchio anche nelle case di appassionati di caffè.
Nonostante la cessione dell'azienda nel 2013, il nome Rancilio continua a essere sinonimo di qualità e prestigio nel mercato delle macchine per caffè.
L'omicidio di Fiorenza Rancilio rimane un enigma da risolvere, ma con ogni dettaglio emergente, si intrecciano le fila di una storia familiare complessa e tormentata, che ha segnato la città di Milano in modi più profondi di quanto si possa immaginare.