REDDITO DI CITTADINANZA. Il reddito di cittadinanza non sparirà da un giorno all’altro, ma seguirà un iter a esaurimento. A novembre e presumibilmente anche a dicembre, dunque, i pagamenti saranno regolari per tutti gli attuali beneficiari. Ma una volta approvata la riforma voluta dal governo Meloni per i percettori abili al lavoro si profilano altre prospettive.

Reddito di cittadinanza novembre 2022, quando avviene il pagamento

Per coloro che ricevono il sussidio per la prima volta, la data di accredito è il 15 del primo mese, tranne in caso di sabato o domenica.

Per chi ha già ricevuto il sussidio lo riceverà il 27 del mese, tranne anche qui in caso di domenica, sabato o festività. A novembre per esempio, il 27 è domenica, dunque molto probabilmente il pagamento per molti beneficiari verrà anticipato a venerdì 25. Per altri invece arriverà dal lunedì successivo, quindi in ritardo.

Reddito di cittadinanza 2022 novembre, Inps e Isee

Le carte ritirate erano già cariche con l’importo che spetta per la mensilità del sussidio. Ora, la dichiarazione ISEE per chi ha usufruito della misura era valida fino al 31 dicembre dell’anno in cui è stata presentata.

Tutti i beneficiari del Reddito o Pensione di cittadinanza che hanno presentato la DSU nel corso del 2020 devono pertanto essere state rinnovate entro il 31 gennaio 2022 per non perdere la continuità nel pagamento della prestazione.

Cosa cambia con la riforma

La riforma allo studio del governo Meloni prevede che dopo i primi 18 mesi, se la persona non ha trovato un lavoro, non avrà più il sussidio. In quel caso verrebbe inserita per sei mesi in un percorso di politiche attive del lavoro. Si tratta di corsi di formazione specifici, anche in base alle richieste delle aziende. Secondo quanto ha preannunciato Giorgia Meloni, i corsi potrebbero essere retribuiti ricorrendo alle risorse del Fondo sociale europeo.

Ma se dopo 6 mesi la persona continua non trovare lavoro, potrebbe ottenere di nuovo il reddito di cittadinanza, ma come ha detto il sottosegretario Claudio Durigon, avrebbe un importo tagliato del 25% e una durata ridotta a 12 mesi.

In quel periodo continuerebbe a fare formazione. Se il posto di lavoro continua a non arrivare, il sussidio verrà sospeso per altri sei mesi, al termine dei quali potrà chiedere per l’ultima volta il Rdc. In quest’ultima circostanza lo percepirò solo per sei mesi e per un importo tagliato di un altro 25%. Rifiutando una sola offerta congrua di lavoro (oggi due) si perde definitivamente il sussidio. (QdS)

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