scoperta pompei

Un vasto complesso termale privato, completo di calidarium, tepidarium, frigidarium e spogliatoio, è stato rinvenuto durante gli scavi nell'insula 10 della Regio IX di Pompei. Annesso alle terme, un imponente salone per banchetti richiama alla mente le descrizioni del Satyricon di Gaio Petronio Arbitro. La scoperta, annunciata dal direttore del Parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel, si colloca tra i più grandi e articolati settori termali privati conosciuti nella città antica.

Terme e salone conviviale

Il complesso termale, che poteva accogliere fino a 30 persone, è collegato direttamente a una grande sala conviviale, conosciuta come "salone nero," già resa nota nei mesi scorsi. Questa disposizione suggerisce che la domus fosse un palcoscenico per sfarzosi banchetti e celebrazioni sociali. "Le occasioni conviviali dell’epoca avevano una funzione che andava ben oltre il privato, servendo a consolidare il consenso sociale e politico," ha spiegato Zuchtriegel.

Un bagno tra lusso e spettacolo

Le terme comprendono spazi per bagni caldi, tiepidi e freddi, disposti attorno a un peristilio centrale con una grande vasca. La collocazione delle terme vicino al triclinio ricorda il Satyricon, dove il ricco Trimalcione ospita sontuosi banchetti preceduti da bagni termali. La domus apparteneva probabilmente a un membro dell’élite locale, come testimoniano le decorazioni murarie in II e III stile e la complessità architettonica dell’edificio.

Scavi innovativi

Anna Onesti, direttrice degli scavi, ha descritto la tecnica innovativa utilizzata per preservare le strutture durante i lavori. Una struttura di supporto transitoria ha permesso di scavare il colonnato senza smontare le parti instabili, garantendo la conservazione del sistema architettonico. Questa soluzione resterà in vigore fino a un futuro progetto di restauro.

Arte e vita nella domus

Gli ambienti rinvenuti includono un grande oecus (sala di soggiorno), un corridoio decorato in IV stile e un oecus corinzio circondato da colonne. Particolarmente notevole è il fregio megalografico di II stile, che raffigura scene di cacciagione e prodotti ittici offerti durante i banchetti, dimostrando il legame tra arte e convivialità nella vita quotidiana delle élite pompeiane.

Una finestra sul passato

Questa scoperta non solo arricchisce la comprensione dell’architettura privata romana, ma offre uno sguardo affascinante sul lusso e le dinamiche sociali di Pompei. Come sottolinea Zuchtriegel, "Ogni dettaglio, dal design delle terme alla disposizione degli ambienti, era pensato per celebrare il prestigio del proprietario e mettere in scena un vero e proprio spettacolo sociale."

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