INCIDENTE CASAL PALOCCO. Nella serata del 14 giugno, un giovane di 20 anni, Matteo Di Pietro, si trovava alla guida di un Suv Lamborghini coinvolto in un tragico incidente stradale. Durante l'incidente, il veicolo ha travolto una Smart, causando la morte di un bambino di 5 anni. Attualmente, il giovane è sotto indagine per omicidio stradale aggravato ed è posto ai domiciliari, affrontando una possibile condanna che va da 2 a 7 anni di reclusione. Le prime perizie tecniche stanno cercando di stabilire le circostanze esatte dell'accaduto.

Recentemente, l'ordinanza del giudice ha rivelato che il veicolo viaggiava a una velocità di 124 km/h. Il giudice ha citato il pericolo di reiterazione del reato e l'inquinamento delle prove come ragioni per disporre gli arresti domiciliari per il conducente.

È emerso che le telecamere presenti sul Suv, che registravano la "challenge" del gruppo di youtuber, sono misteriosamente scomparse, il che solleva ulteriori interrogativi sull'incidente.

Oggi, nel tribunale di Roma, si svolgerà l'interrogatorio di garanzia per Matteo Di Pietro. Il giudice avrà l'opportunità di ascoltare la sua versione dei fatti riguardo all'accaduto. Il giovane, sotto indagine per omicidio stradale aggravato, affronta una possibile condanna che oscilla tra i 2 e i 7 anni di reclusione.

Di Pietro ha “Indole trasgressiva, potrebbe rifarlo”

"Il tratto trasgressivo dell'indole dell'indagato" rende "indispensabile l'adozione di una misura cautelare" per "fronteggiare il pericolo di reiterazione" del reato. Nell'ordinanza cautelare, 11 pagine scritte dal gip di Roma, Angela Gerardi, delinea il comportamento tenuto da Matteo Di Pietro, alla luce anche delle tracce di cannabinoidi trovate nel sangue del ragazzo e che hanno portato gli inquirenti a disporre verifiche di 'secondo livello' per accertare la quantità della sostanza assunta e a quando risale. Gli arresti domiciliari, a detta del giudice, sono la misura adeguata per il giovane che già in passato aveva messo in atto 'sfide' da postare online con il gruppo Theborderline mettendo a repentaglio l'incolumità "sua e degli utenti della strada"

Durante l'interrogatorio, si cercheranno ulteriori conferme dalle perizie tecniche per determinare la velocità del veicolo e se il conducente sollecitato dagli amici a rallentare. Inoltre, rimane da chiarire la questione riguardante la sparizione della telecamera che riprendeva la "challenge" del gruppo di youtuber.

Incidente Casal Palocco - L'ordinanza del giudice

Evidenzia che l'auto era stata noleggiata con l'obiettivo evidente di impressionare e attirare l'attenzione dei giovani spettatori online, al fine di aumentare i guadagni pubblicitari, a discapito della sicurezza e della responsabilità, procedendo a una velocità superiore ai limiti consentiti. Il giudice sottolinea che alcuni passeggeri a bordo della Lamborghini avevano più volte invitato a ridurre la velocità percepita come eccessiva rispetto al limite di 50 km/h.

Indipendentemente dal comportamento della conducente della Smart, la condotta di Di Pietro viene considerata come la causa dell'incidente mortale, basandosi sulla velocità del veicolo. Diverse testimonianze e indagini hanno contribuito a ricostruire l'accaduto, incluso un uomo che ha riferito di aver sentito il conducente del Suv pronunciare parole come "Non ti preoccupare, pagheremo e sistemeremo tutto" immediatamente dopo l'impatto

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