Roberto De Simone
Roberto De Simone

Roberto De Simone, uno dei più grandi protagonisti della cultura napoletana e italiana del Novecento, è morto nella sua casa, all’età di 91 anni. Musicista, compositore, regista, musicologo e antropologo, De Simone è stato un instancabile promotore della tradizione popolare del Sud Italia, che ha saputo rielaborare con una visione colta, teatrale e profonda. La notizia della sua scomparsa, avvenuta nell’antico palazzo De Gregorio di Sant’Elia, ha lasciato sgomento il mondo dell’arte, della musica e del teatro.

Una vita dedicata alla musica, alla ricerca e al teatro

Nato a Napoli nel 1933, Roberto De Simone avrebbe compiuto 92 anni il prossimo agosto. Fin da giovane ha unito il rigore della ricerca musicologica con la passione per la musica popolare campana, fondando nel 1967 la Nuova Compagnia di Canto Popolare, con l’obiettivo di recuperare e valorizzare i canti e le tradizioni popolari del Sud.

Ha diretto il Teatro San Carlo di Napoli dal 1981 al 1987 e il Conservatorio di San Pietro a Majella dal 1995 al 1999. Il suo approccio multidisciplinare lo ha reso un autore unico nel suo genere: ogni sua opera è una fusione di cultura accademica e linguaggio popolare.

Opere celebri e produzioni indimenticabili

Tra le sue creazioni più note spiccano “La Gatta Cenerentola”, “L’Opera Buffa del Giovedì Santo”, “Masaniello”, “Mistero Napolitano” e “La Festa di Piedigrotta”. Importanti anche composizioni più intime come il “Requiem in memoria di Pier Paolo Pasolini”, “Populorum Progressio” e “Lauda intorno allo Stabat”.

Indimenticabili le sue regie per il San Carlo, come “Eleonora”, dedicata a Eleonora Pimentel Fonseca, con Vanessa Redgrave protagonista, o “Stabat Mater” con la voce intensa di Irene Papas. Con il suo lavoro, De Simone ha saputo riportare alla luce capolavori dimenticati del Settecento napoletano, rendendoli accessibili e coinvolgenti.

Il cordoglio del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi

Il sindaco Gaetano Manfredi ha voluto ricordare De Simone con parole di grande affetto e rispetto:

“Napoli perde un riferimento culturale che ha saputo portare nel mondo le nostre tradizioni, con una visione sempre innovativa. Per i suoi 90 anni, gli dedicammo un omaggio speciale nell’ambito del progetto ‘Napoli Città della Musica’. La città e l’amministrazione lo ricorderanno con una mostra al San Carlo per i 2500 anni di Napoli.”

Il messaggio del ministro della Cultura Alessandro Giuli

Anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha espresso il suo dolore:

“Esprimo sincero cordoglio per la scomparsa del Maestro Roberto De Simone, ambasciatore della tradizione musicale e teatrale napoletana. Con rigore scientifico e genialità artistica ha dato voce all’anima popolare del nostro Paese.”

L’eredità immortale di un intellettuale illuminato

Roberto De Simone lascia un vuoto incolmabile, ma anche un’eredità culturale immensa. Il suo lavoro ha influenzato generazioni di artisti, studiosi e appassionati, contribuendo in modo determinante alla riscoperta dell’identità culturale del Mezzogiorno. Napoli, e con essa l’Italia intera, lo ricorderanno come un maestro, un innovatore e un custode delle radici profonde della nostra civiltà.

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