Arrivati in Italia come minori non accompagnati
I ragazzini avevano abbandonato le strutture di accoglienza per arrivare nel capoluogo lombardo. Guidati da un leader maggiorenne, colpivano i loro coetanei per farsi consegnare denaro e cellulari
Fermata dagli agenti della polizia di Milano una
baby gang composta da cittadini stranieri, che da tempo si era protagonista di rapine ed aggressioni nella zona dei Navigli, e non solo.
Armati di coltelli o di altri oggetti affilati
I membri del branco attendevano le ore notturne per colpire le loro vittime, agendo con una
furia incredibile. Gli stessi inquirenti che si sono occupati delle indagini, infatti, hanno dichiarato di avere raramente
“riscontrato blitz così efferati e violenti", come riportato da "MilanoToday".
Ad occuparsi del caso gli uomini del commissariato di Porta Genova, che nella giornata di ieri, martedì 11 febbraio, hanno provveduto ad eseguire le misure cautelari disposte dalla procura dei minori di
Milano.
Stando alle informazioni sino ad ora riportate, i ragazzini, tutti
egiziani, facevano parte di un gruppo composto da 4 elementi, guidati da un quinto soggetto, un ragazzo maggiorenne.
Sarebbero almeno 9 i colpi messi a segno dalla banda in un periodo di tempo che va da febbraio a luglio del 2019.
Il branco si spostava nelle aree di Colonne di San Lorenzo, Darsena, Navigli e stazione ferrovia di Porta Genova, e qui assaliva le vittime designate (spesso loro
coetanei), aggredendole con una violenza ed una crudeltà inaudite. Botte, spintoni, minacce e coltelli alla mano per farsi consegnare soldi e cellulari.
A ciò, stando a quanto riferito dagli inquirenti, si aggiuneva anche lo spaccio di sostanze
stupefacenti.
Particolarmente violenta una delle rapine compiute ai danni di un loro coetaneo, avvenuta lo scorso febbraio alla stazione di Porta Genova.
Furioso per il fatto che il ragazzino si fosse rifiutato di consegnare quanto richiesto, un membro del gruppo lo aveva infatti spinto sui
binari, impedendogli di risalire sulla banchina col chiaro intento di attendere il passaggio di un treno. In quell'occasione era stato il capo della banda a far ragionare il minorenne, convincendo a lasciare in pace la
vittima.
Le indagini
avviate dopo le numerose denunce, hanno infine portato alla cattura dei responsabili. Fermato alcuni mesi addietro, il leader del gruppo era stato già espulso, motivo per cui gli inquirenti si sono concentrati unicamente sui 4 adolescenti. Due di questi sono stati arrestari ieri mattina, mentre il terzo componente del branco si trovava già dietro le sbarre del carcere minorile
Beccaria di Milano dopo essere stato sorpreso a spacciare in zona Colonne. Nessuna notizia, invece, del quarto elemento, per adesso irreperibile.
Interrogati dai poliziotti, i giovani stranieri sono scoppiati in lacrime, confessando tutti i loro crimini.
(IlGiornale)
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