Una giornata di selfie estremi si è trasformata in una tragedia per Remi Lucidi, l'acrobata di 30 anni noto come "Remi Enigma". Mentre cercava di scattare una foto dalla cima di uno dei grattacieli più alti di Hong Kong, ha perso la presa ed è caduto per 68 piani. La caduta è stata fatale e il giovane è morto sul colpo.

Remi Lucidi era famoso per le sue attività estreme, tra cui scattare fotografie da altezze vertiginose e condividere i risultati sui social media. La sua ultima impresa avrebbe dovuto essere proprio sulla cima del grattacielo di Hong Kong, ma purtroppo si è conclusa in tragedia.

La polizia sta cercando di capire come il giovane sia riuscito ad entrare nell'edificio indisturbato. Secondo le prime ricostruzioni, Remi avrebbe raccontato una bugia alla guardia all'ingresso, affermando di voler visitare un amico residente nell'edificio, ottenendo così il permesso di entrare. Una volta dentro, si è diretto all'ascensore e ha proseguito al 49esimo piano, per poi continuare fino alla cima con le scale.

Remi Enigma Lucidi

Era noto per i suoi selfie estremi e spesso postava le sue avventure su Instagram, condividendo scatti in luoghi ad alta quota. La sua scomparsa ha suscitato messaggi di cordoglio, ma anche domande critiche su come si possa rischiare la vita per uno scatto. Tuttavia, per Remi Enigma, vivere all'estremo era uno stile di vita. La sua morte ha lasciato un vuoto nel mondo dell'acrobatismo estremo e ha suscitato una scia di tristezza tra i suoi ammiratori.

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