Casoria, ragazzino di 15 anni pugnalato al fegato da una baby gang: è in pericolo di vita
Il papà: «Si faceva i fatti suoi, uno si è avvicinato e l'ha colpito senza dire niente»
Un terribile episodio di violenza ha sconvolto la comunità di Casoria (Napoli), dove un ragazzino di 15 anni è stato pugnalato al fegato da un componente di una baby gang mentre si trovava al cinema con gli amici.
L'aggressione è avvenuta nella serata di ieri, nei pressi di via San Salvatore, vicino a un centro commerciale. La vittima, trasportata d'urgenza all'Ospedale del Mare di Napoli, non sarebbe in pericolo di vita, ma le sue condizioni restano delicate.
La dinamica dell'aggressione
Da una prima ricostruzione dei fatti, sembra che l'accoltellamento sia avvenuto nel corso di una rissa tra giovani, in cui il 15enne è stato gravemente ferito. Mentre si trovava in compagnia della cugina e di un'altra ragazza, il giovane è stato colpito senza motivo apparente da un membro di un gruppo di ragazzi. L'aggressore, armato di coltello, ha inferto un colpo all'altezza del fegato del ragazzo, per poi fuggire.
I carabinieri della sezione radiomobile di Casoria e i militari della tenenza di Arzano sono immediatamente intervenuti sul posto e hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili dell'aggressione. Fondamentali saranno le testimonianze dei presenti e le immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza dell'area per ricostruire con esattezza la dinamica dell'accaduto.
Le parole del padre: "Aggressione immotivata"
Il padre del giovane ferito ha descritto l'episodio come un atto di violenza cieca e senza alcun motivo. "Mio figlio si trovava lì con alcuni amici, stava facendo i fatti suoi", ha raccontato, aggiungendo che il ragazzo aveva notato un gruppo di giovani che si aggiravano nel cinema cercando qualcuno con cui provocare una rissa. "Uno di loro si è avvicinato e lo ha colpito senza dire una parola, poi è scappato via", ha riferito il padre.
Secondo il racconto del genitore, simili episodi di violenza sono purtroppo frequenti in quella zona, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza dei giovani che frequentano il centro commerciale e altre aree pubbliche.
La condanna dell'atto e la richiesta di giustizia
L'aggressione ha suscitato l'indignazione non solo della famiglia della vittima, ma anche delle istituzioni locali. Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha espresso la sua solidarietà alla famiglia e ha sottolineato la gravità della situazione. "Lo ha colpito per ucciderlo", ha affermato il padre del ragazzo, sottolineando che l'intento dell'aggressore non era solo quello di ferire o spaventare.
Borrelli, insieme al consigliere comunale di Casoria Salvatore Iavarone, ha condannato duramente l'atto di violenza e ha richiamato l'attenzione sull'aumento delle aggressioni da parte di giovani armati. "È inaccettabile che sempre più minorenni vadano in giro armati, pronti a provocare risse o commettere rapine", ha dichiarato Borrelli, chiedendo un rafforzamento dei controlli e una maggiore presenza delle forze dell'ordine nelle strade per garantire la sicurezza dei cittadini.
Aumento della violenza giovanile: un problema crescente
Questo episodio di violenza si inserisce in un contesto più ampio di escalation della criminalità giovanile a Napoli e nella sua provincia. La baby gang coinvolta nell'accoltellamento rappresenta solo uno dei tanti gruppi di giovani che, spesso armati, mettono a repentaglio la sicurezza della comunità con atti di violenza immotivata. "È necessario rispondere con fermezza e con pene certe, anche per i minorenni", ha aggiunto Borrelli, evidenziando la necessità di un'azione decisa per contrastare questa deriva criminale.
L'episodio di Casoria è l'ennesimo campanello d'allarme che richiede una risposta immediata e coordinata tra istituzioni e forze dell'ordine per arginare il fenomeno e garantire la sicurezza dei cittadini, in particolare dei più giovani.