NAPOLI. Una tragedia dopo l'altra. Ennesima vittima forse del caldo killer di questi giorni. Luca Stasi stimato ingegnere napoletano è morto drammaticamente.

Napoli - I fatti

Luca esce di casa e muore su una panchina di via Petrarca, a pochi passi dalla casa dove abitava. «Scendo a fare due passi, vado a raggiungere mamma al bar», aveva detto ai familiari , riporta il quotidiano Il Mattino, uscendo per cercare una boccata d’aria nella torrida domenica che vedeva svuotarsi la città nel giorno più lungo dell’anno, quello dedicato al divertimento fugace fatto di tuffi e braciate con gli amici. Poi, all’improvviso, si è sentito male: forse un capogiro, forse una stretta alla gola, di quelle che toglie improvvisamente il respiro.

Il corpo senza vita di Luca Isidoro Stasi

63enne nativo di Levico Terme ma napoletano d’adozione, persona conosciuta e stimata da tanti residenti di Posillipo, è stato scoperto intorno alle 17,30 da un passante. Inutili tutti i tentativi di soccorso: il cuore dell’uomo aveva cessato di battere già da tempo. Nessuno, al di fuori della persona che si è accorto della tragedia, nessuno tra gli sparuti automobilisti che sfrecciavano distratti lungo via Petrarca, s’era accorto di nulla. E ad aggiungere dolore al dolore, strazio allo strazio, la fatale coincidenza dettata dal fatto che Luca Stasi è morto nel giorno del suo compleanno.

I soccorsi

A lanciare l’allarme, come riportato da Positanonews, un passante. E sul posto in breve sono giunte le Volanti del commissariato di Posillipo, guidato dalla dirigente Ludovica Carpino. Ma era ormai troppo tardi. Nulla da fare, gli agenti hanno constatato che l’uomo era ormai deceduto, e dopo averlo coperto con un telo hanno avviato le procedure di rito, notiziando il pubblico ministero di turno in Procura. Il magistrato – Fabio De Cristofaro – ha disposto il sequestro della salma, e probabilmente in queste ore si deciderà di disporre l’autopsia, sebbene dal referto del medico intervenuto sul posto si legga che Stasi sarebbe morto per cause naturali. Un atto dovuto per legge.All’arrivo delle forze dell’ordine intorno alla panchina dove giaceva il corpo senza vita del 63enne si è formato poi un capannello di curiosi. E, poco dopo, sul posto sono giunti anche i familiari della vittima: per loro il drammatico passaggio del riconoscimento della salma.(Positanonews/IlMattino) Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Incendio a Saint- Tropez, evacuate migliaia di persone: tra abitanti e turisti. "E' peggio dell'inferno. Brucia tutto”