martina voce
Martina Voce

Martina Voce, la giovane fiorentina vittima di una brutale aggressione da parte dell’ex fidanzato Mohit Kumar Verma, sta compiendo passi significativi nel suo percorso di recupero. Il padre, Carlo Voce, ha condiviso con emozione i progressi della figlia: «Da oggi Martina non è più tracheotomizzata e ha iniziato a parlare utilizzando un supporto per preservare le corde vocali».

Martina ha anche ripreso a camminare, sebbene con l’assistenza delle infermiere. «Oggi ci è venuta incontro in ospedale. I medici sono colpiti dalla sua forza di volontà e hanno fiducia nel recupero anche per la mobilità del volto», ha aggiunto il padre, che si dice fiducioso per il futuro.

Il racconto della tragedia

Martina ha trovato il coraggio di raccontare al padre i dettagli dell’attacco subito il 20 dicembre ad Oslo, quando il suo ex, Mohit Kumar Verma, l’ha aggredita davanti al negozio in cui lavorava.

Quella mattina, Kumar, un informatico norvegese di origine indiana di 24 anni, si era presentato fuori dal negozio per cercare un confronto. «Le ha chiesto di seguirlo per parlare», ha riferito Carlo Voce. Martina, però, lo ha invitato ad entrare nel negozio se aveva bisogno di qualcosa, evitando un incontro privato.

Le 25 coltellate

Poco dopo, Kumar ha estratto un coltello e l’ha colpita con una violenza inaudita, infliggendole almeno 25 coltellate. L’intervento tempestivo dei colleghi di Martina, che si sono lanciati contro l’aggressore ferendolo, ha evitato il peggio. Kumar è stato successivamente ricoverato e posto sotto sorveglianza, mentre le autorità norvegesi stanno portando avanti le indagini.

La forza di volontà di Martina

Nonostante il trauma fisico e psicologico, Martina sta dimostrando una determinazione straordinaria nel suo processo di guarigione. Il supporto medico, la vicinanza della famiglia e il coraggio della giovane stanno contribuendo a un recupero che i sanitari definiscono sorprendente.

L’episodio resta al centro delle indagini, mentre Martina continua a ispirare chi le sta accanto con la sua resilienza. Carlo Voce, con la voce carica di emozione, conclude: «Ogni passo in avanti che fa è un dono».

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