Elisa Granato è diventata nelle ultime ore una delle italiane più famose in tutto il mondo.
E' infatti una delle volontarie del vaccino che si sta mettendo a punto nel Regno Unito e che potrebbe aiutare a sconfiggere l'infezione da nuovo Coronavirus. La giovane ricercatrice di origine italiana ma cresciuta in Germania, ha deciso di tenere una sorta di breve diario sul suo profilo Twitter per aggiornare gli utenti sulle sue condizioni di salute e sull'evoluzione del trial, pur mantenendo la sua privacy.
A lei e ad altri 999 volontari è stata iniettata una dose di vaccino messo a punto dai ricercatori dell’Istituto Jenner dell’Università di Oxford guidati dalla dottoressa Sarah Gilbert e dal centro ricerche IRBM di Pomezia.
La dichiarazioni della ricercatrice
"Finora sto benissimo, grazie a tutto il team che ci sta supportando nel progetto, sta facendo un lavoro davvero straordinario nel tracciare e supportare tutti i partecipanti". Ha twittato qualche ora fa Elisa, che ha aggiunto: "Sto ricevendo tantissime domande sullo studio, a cui purtroppo non potrò rispondere singolarmente. Quindi lo farò adesso".
La ricercatrice
“Il vaccino in questione non è il vero virus anti-Covid, è solo un minuscolo frammento di esso, attaccato a un diverso virus non funzionale. Ciò significa che non può replicarsi nell'uomo, ma può potenzialmente (e si spera che possa) attivare il sistema immunitario e proteggere così il paziente dal nuovo Coronavirus". In altre parole, ha continuato Elisa, non sarà infettata dal nuovo virus. "Lo studio esamina la produzione di anticorpi, i possibili effetti collaterali e anche la protezione da Covid-19 nel "mondo reale" nel corso dei prossimi mesi. Questo esperimento viene definito in doppio cieco per evitare distorsioni. Significa cioè che le persone coinvolte non conoscono informazioni che potrebbero portare a effetti di aspettativa consci o inconsci, così da invalidarne i risultati". (Fanpage)
Leggi anche:
Coronavirus, fase 2 rischia il rinvio: il piano del governo potrebbe non arrivare oggi
Seguici su Facebook:
41esimoparallelo