Stop coprifuoco alle 22. Tra i temi in discussione anche l'obbligo di mascherine per i vaccinati. Oltre 6mila nuovi casi e 136 morti nelle ultime 24 ore.
Tutta l'Italia in zona gialla
con l'eccezione della Val d'Aosta che resterà arancione. Primo report nazionale sulla campagna vaccinale, secondo l'Istituto Superiore di Sanità: "A 35 giorni dalla prima dose c'è una riduzione dell'80% delle infezioni e del 95% dei decessi"
La campagna di vaccinazione
Va avanti e sortisce i primi effetti: in calo i morti, i contagi e i ricoveri e da oggi i viaggiatori in arrivo in Italia dai Paesi dell'Unione europea non dovranno più fare la quarantena.
Preoccupa però che manchino all'appello delle vaccinazioni oltre due milioni di ultrasettantenni e anche numerosi ottantenni.
Ieri in pochi sulle spiagge appena riaperte complici temperature non proprio estive, mentre il centro di Roma è stato preso d'assalto. Domani l'Italia sarà tutta gialla tranne la valle d'Aosta che resterà arancione.
Attesa sempre domani la cabina di regia che potrebbe decidere di posticipare il coprifuoco e rivedere le 'zone'.
Slittamento coprifuoco
La data cerchiata in rosso è quella del 2 giugno, la festa della Repubblica. "Vale per l'emergenza ma non per un periodo sereno, in un mondo in cui siamo tutti in zona gialla", il suo ragionamento.
Dall'altra parte c'è il ministro della Salute, Roberto Speranza, che rivendica il suo operato e continua a chiedere cautela. "Le aperture che facciamo devono essere ponderate fino in fondo perché non vogliamo mai tornare indietro", ribadisce precisando comunque che "in punta dei piedi" vuole essere "ottimista per la stagione che si apre".
A spalleggiarlo c'è il segretario del Pd, Enrico Letta. "Si riapre in sicurezza perché c'è stato chi, e noi tra questi, ha scelto la responsabilità. Fosse stato per altri avremmo sbracato", dice chiamando in causa Salvini pur senza nominarlo.
La sintesi dovrà obbligatoriamente essere trovata a inizio settimana, al momento l'ipotesi più accreditata è quello di uno slittamento almeno fino alle 23. Intanto l'importanza dell'indice Rt, parametro bussola per stabilire i colori delle Regioni negli ultimi mesi, verrà ridimensionata.
Resta ma non sarà più quello determinante e verrà equiparato agli altri 21 (che dovrebbero diventare poco più di una decina). Una scelta chiesta a gran voce da giorni dai presidenti regionali.
Leggi anche:
Ucciso, fatto a pezzi e sciolto nell'acido. Si attende la sentenza per Vincenzo Ruggiero. La storia
Metti like alla pagina
41esimoparallelo e iscriviti al gruppo
41esimoparallelo
Seguici sul nostro canale Youtube
41esimoparallelo