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Cagliari è sotto shock per la tragica scomparsa di Elisabetta Obbili, 43 anni, trovata senza vita nella sua abitazione di via Napoli, nel quartiere Marina. Secondo le prime ricostruzioni, la donna sarebbe morta per un’assunzione eccessiva di farmaci, mentre sul corpo non sono stati riscontrati segni di violenza. Il suo cadavere è stato messo a disposizione della Procura di Cagliari, che potrebbe disporne la restituzione ai familiari già nelle prossime ore.

Un passato segnato da vicende giudiziarie

Elisabetta Obbili era nota per alcune controverse vicende giudiziarie che avevano avuto un impatto significativo sulla sua vita. Circa un anno fa, era stata condannata a otto mesi di reclusione, con pena sospesa, per aver causato ustioni di primo e secondo grado a una donna di 51 anni, durante un trattamento di depilazione laser.

Inoltre, nel 2024, era finita ai domiciliari con l’accusa di essersi falsamente spacciata per dermatologa, utilizzando una laurea contraffatta per ottenere un impiego presso la residenza sanitaria assistita Sant’Elia di Nuxis. Episodi che avevano lasciato segni profondi sul suo stato psicologico e sulla sua condizione di salute.

Il ritrovamento del corpo e le indagini in corso

La donna è stata trovata priva di vita nella serata di ieri, dopo che alcuni parenti preoccupati avevano allertato le forze dell’ordine, non riuscendo più a mettersi in contatto con lei. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Volante, gli investigatori della Squadra Mobile e il medico legale, che hanno constatato il decesso e avviato i primi rilievi.

Nonostante l’assenza di segni di violenza, sarà fondamentale attendere l’esito degli accertamenti tossicologici per determinare con precisione le cause della morte. La comunità resta in attesa di ulteriori sviluppi su un caso che lascia sgomento e solleva interrogativi sul destino di una donna la cui vita è stata segnata da errori, fragilità e difficoltà personali.

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