La morte di Liam Payne: nuovi dettagli inquietanti e il racconto di un testimone oculare
A portare nuove testimonianze è Bret Watson, ospite dell’hotel insieme alla sua wedding planner

Continuano ad emergere dettagli inquietanti sulla tragica morte di Liam Payne, avvenuta al CasaSur Palermo Hotel di Buenos Aires. L’ex membro dei One Direction è precipitato dal terzo piano mentre tentava di fuggire dalla sua stanza, un evento che ha sconvolto i fan in tutto il mondo.
Il testimone oculare
A portare nuove testimonianze è Bret Watson, ospite dell’hotel insieme alla sua wedding planner. Nel documentario “TMZ Presents: Liam Payne: Who’s to Blame?”, Watson ha raccontato quanto accaduto quella notte, dichiarando:
“Ho riconosciuto immediatamente Liam. Per me è morto sul colpo. Devo dire che è stato il suono dell’impatto, più della caduta, ad essermi rimasto impresso nella mente nei giorni successivi. Tanto che non sono riuscito a dormire per giorni. Sono ancora sconvolto”.
I comportamenti strani prima della tragedia
Secondo Watson, il cantante aveva manifestato comportamenti strani per tutta la giornata. Testimoni avrebbero riferito che Liam si trovava in uno stato di alterazione permanente, consumando alcol e droghe. Situazione che sarebbe degenerata al punto che il personale dell’albergo è stato costretto a riportarlo nella sua stanza, sorreggendolo per braccia e gambe.
La ricerca ossessiva della cocaina
Il documentario di TMZ aggiunge un altro dettaglio drammatico: Payne avrebbe passato gran parte della giornata a cercare, tramite i suoi contatti, cocaina. Un’escalation di comportamenti che avrebbe portato al tragico epilogo.
La fuga dal balcone: un’abitudine già nota
Secondo le testimonianze raccolte, Liam Payne detestava rimanere chiuso tra quattro mura, una condizione che risalirebbe ai numerosi viaggi affrontati durante la sua adolescenza con i One Direction. Non sarebbe stato un evento isolato: altre volte Payne avrebbe lasciato gli hotel scappando dai balconi con la sua valigia, come se fosse una via di fuga necessaria per il suo stato mentale.
Un finale tragico
Nella notte fatale, dopo essere stato rinchiuso nella stanza, Liam sarebbe andato in escandescenza, cercando disperatamente una via di fuga che si è trasformata in una tragedia. La combinazione di stress, alterazione e una condizione mentale fragile sembra aver scritto l’ultimo, drammatico capitolo della vita dell’artista.
L’indagine continua
Mentre le circostanze esatte della morte sono ancora oggetto di indagine, il racconto dei testimoni e le nuove rivelazioni gettano luce su una vicenda fatta di solitudine, fragilità e un bisogno incolmabile di fuga.