De Luca: “A Caivano comanda la camorra, assegna anche le case”. Il patto sulla legalità
De Luca fa il punto dopo la visita di Giorgia Meloni, anche se le polemiche a Caivano non accennano a placarsi. Oltre alla controversia sulla presunta claque organizzata dal partito della premier per garantirle un'accoglienza favorevole, le donne del quartiere, in particolare la madre di una delle due bambine vittime di un branco di giovani aggressori, sono tornate a esprimere la loro frustrazione.
"Il Governo passa per Caivano senza mai volgere lo sguardo alla nostra tragedia e sofferenza," ha dichiarato la signora, tramite il suo avvocato, il giorno successivo alla visita di Meloni. La madre aveva già criticato apertamente il primo ministro il giorno precedente, sottolineando: "Mi ha voltato la faccia, non ha voluto incontrarmi, e nemmeno ha mandato qualcuno al suo posto, come se avessi la lebbra."
Tuttavia, le dichiarazioni dei rappresentanti del governo non hanno convinto la comunità locale. "Pensano solo ai lavori per la piscina, senza capire che qui dobbiamo affrontare la fame prima di poter nuotare. Abbiamo bisogno di opportunità di lavoro, ne avevamo bisogno prima e ora, con la riduzione del reddito di cittadinanza, siamo in una situazione disperata," è il sentimento espresso dagli abitanti delle imponenti residenze del Parco degli orchi, che ora rappresentano il simbolo delle periferie marginalizzate.
Inoltre, il governatore della Campania ha preso posizione sul problema degli alloggi abusivi a Caivano, sottolineando che la maggioranza degli occupanti delle case sono abusivi e che molte di queste abitazioni sono state assegnate dalla camorra. Ha enfatizzato la necessità di risolvere questa situazione per evitare che la situazione sia solo oggetto di propaganda politica.
De Luca ha ricordato l’impegno del suo ente
«In questi anni la Regione ha fatto una “supplenza” anche senza avere competenza diretta sulla sicurezza e su interventi sociali. Abbiamo cercato di essere presenti realizzando due impianti sportivi e abbiamo finanziato 4 scuole per “Scuola Viva” (il programma messo a punto dall’assessore Lucia Fortini che prevede l’apertura pomeridiana per far svolgere altre attività ai ragazzi tenendoli lontani dalle strade, ndr)».
E ancora aggiunge in merito al piano di legalità
“Vediamo se riusciamo stavolta a fare passi avanti concreti al Parco Verde. Si è pensato di realizzare spazi sociali alla base di quei palazzi, con medici, assistenti sociali e volontariato. Ma ricordo che serve prima di tutto la sicurezza: possiamo anche istituire un centro ascolto degli psicologi, ma nessuno ci andrebbe senza sicurezza nel Parco Verde. Su questo finora ringrazio i carabinieri, perché c’è stata un’insistenza dell’assessore regionale Morcone negli ultimi anni per aprire la nuova stazione. Oggi ringrazio il capitano Cavallo e i militari dell’Arma, ma è evidente che devono coprire anche altri 4-5 territori vicini e quindi non basta. Serve un piano per la sicurezza, per tutto il tempo che sarà necessario con decine di carabinieri, polizia ed esercito in strada 24 ore su 24”.
“Quello di Caivano è stato un episodio particolarmente odioso, ma non meno di quello che è accaduto in Sicilia. Sono indignato per le immagini di un branco di animali che hanno violentato una ragazza. Sono bestie. Devono vergognarsi di dirsi uomini. Non sono delinquenti, sono bestie, mezzi uomini”.