Medico aggredito per il pagamento ticket di prestazione medica, denunciato un uomo di Pozzuoli.
Medico aggredito - Ennesimo episodio
Ennesimo episodio di aggressione a personale medico nel Napoletano.
Medico aggredito - Paura al Santa Maria delle Grazie
Accade a
Pozzuoli, dove ieri mattina la polizia è intervenuta, su segnalazione della
Centrale operativa, all'ospedale
Santa Maria delle Grazie, accertando che un dirigente medico, pochi istanti prima, era stata aggredita e colpita da un uomo.
"Ticket troppo costoso"
Dopo aver ricevuto le informazioni inerenti alla somma da pagare per una prestazione sanitaria da lui richiesta, si era rifiutato di farlo.
A.F., 48enne puteolano con precedenti di polizia, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
Potrebbe interessarti: La vergognosa aggressione al consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, è stata una delle pagine più brutte. Ieri sera è stato ospite durante la nostra diretta Facebook. Il consigliere ha parlato anche delle aggressioni subite in passato.
Su una cosa Borrelli è sempre stato chiaro: non ha nessuna intenzione di piegarsi alla criminalità.
L'aggressione
Il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, è stato aggredito al suo arrivo presso l’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli, dove era atteso per un flash mob in ricordo di Irina, donna ucraina vittima di femminicidio, deceduta nel nosocomio partenopeo mentre lo stesso era in balìa della devastazione da parte di amici e parenti del baby rapinatore Ugo Russo.
L’aggressore identificato dalle forze dell’ordine presenti sul posto dopo aver provato a colpire Borrelli, .
Borrelli no si lascia intimidire
“Non mi lascerò intimidire dai delinquenti -ha dichiarato Borrelli – e sono giunto qui per ricordare Irina, l’unica vera vittima di quella drammatica notte di un anno fa che non ha ancora avuto giustizia".
"Per questo stamattina ci siamo ritrovati insieme alla madre accanto alla panchina rossa in suo ricordo per chiedere di conoscere la verità. La madre e i tre figli di Irina lo stanno facendo in modo composto, soffrendo in silenzio e aspettando".
"Trovo inconcepibile che una vittima di femminicidio come la giovane 39enne ucraina con regolare permesso di soggiorno sia dimenticata mentre ai criminali vengono tributati altarini commemorativi e murales".
"Verità e giustizia devono essere chieste anche per le persone oneste e per le vittime innocenti non solo per i criminali. Basta con l’esaltazione dei camorristi".
"Dobbiamo sopportare addirittura che in un’edicola votiva dedicata a San Gennaro sia tolta l’immagine del nostro Patrono per mettere quella di un altro baby rapinatore, Luigi Caiafa.
"Sono sconcertato dalla discesa in campo di colletti bianchi e politici a difesa di chi delinque e non delle vittime innocenti come Irina e delle forze dell’ordine. Noi facciamo una scelta di campo e decidiamo di stare dalla parte della Napoli onesta, dei Carabinieri e soprattutto delle vittime del crimine”.
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