Campania zona gialla, De Luca sorride ma avverte i cittadini. "Abbiamo avuto una settimana di discussioni e conflitti rispetto alle scelte del Governo Draghi.
Abbiamo registrato contraddizioni, soprattutto sulla scuola. Questa mattina ho fatto un’ordinanza per i dirigenti scolastici di mantenersi al 50% della presenza per le superiori, se non esistono le condizioni di sicurezza.
L’anno scolastico ormai è saltato, ad un mese dalla chiusura. Si affrontano i problemi solo per motivi ideologici.
De Luca - Aperture la sera
Si può dire riapriamo di sera fino alle 22, parlando anche ai ristoratori, senza prenderli in giro? Sarebbe ragionevole chiudere i ristoranti entro le 23 e consentire il rientro a casa entro le 23,30, magari esibendo lo scontrino per chi è andato al ristorante e mantenere il coprifuoco, che per me è ancora necessario a lungo.
Abbiamo assistito ad altre sceneggiate mediatiche di qualche esponente della Lega, che non ha detto una parola su come frenare la movida ed evitare che esploda una fiammata di contagi. Se non ci muoviamo con attenzione, ci giochiamo l’estate. Lo dico oggi che siamo ad aprile.
De Luca: "Se non usiamo l’intelligenza, rischiamo poi di chiudere tutto”
Per alcune categorie come il settore turistico e alberghiero, bisogna prendere decisioni subito, perché fra un mese e mezzo sarà troppo tardi. Fasce, controfasce e colori: siamo nelle mani di nostro Signore. Stiamo attenti.
Se immaginiamo la libera uscita per tutti
Ci giochiamo la stagione estiva e richiudiamo l’Italia. Chi fa ammuina adesso, sono quelli hanno la responsabilità di aver fatto riemergere il contagio a settembre, avendo pagato l’allegria dei mesi precedenti, sulla spinta di chi a giugno-luglio voleva aprire tutto. Nessun rilassamento e grande senso di responsabilità".
Così il presidente della Regione Vincenzo De Luca, che ha fatto il punto sull'emergenza da Covid-19 in Campania nel corso della sua consueta diretta social del venerdì pomeriggio.
Scuole
"Nei primi 7 giorni di apertura nell’Asl Napoli 1 abbiamo registrato 189 casi di positività: 33 nelle scuole dell'infanzia, 99 nella scuola primaria, 28 positivi nelle medie di primo grado e 29 nelle scuole superiori. I contatti scolastici costretti in quarantena sono 3000. Questo problema va affrontato senza ideologismi e con molto senso di responsabilità. Vorremmo aprire tutto, ma non è possibile. Mi auguro che non si accendano focolai pericolosi, per problemi ideologici".
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