Giugliano, accoltella un 13enne, il bambino di 10 anni si difende: "Non volevo farlo"
Un episodio che ha sconvolto la comunità locale: il giovane autore del gesto si è presentato spontaneamente ai carabinieri.
Un episodio di violenza tra bambini ha scosso la cittadina di Giugliano, dove un ragazzino di 10 anni è stato protagonista di un accoltellamento nei confronti di un coetaneo di 13 anni. Il motivo del litigio, che ha portato a un gesto tanto estremo, è stato una partita di calcio, e l'accaduto ha sollevato interrogativi su come prevenire il fenomeno della violenza giovanile. Il giovane aggredito, dopo aver ricevuto una coltellata alla gamba, è stato medicato e dimesso con una prognosi di 10 giorni.
L'incidente raccontato dal bambino di 10 anni
Il bambino che ha accoltellato il suo coetaneo ha fornito la sua versione dei fatti, sostenendo che si è trattato di un incidente. “Non volevo farlo,” ha dichiarato durante l'interrogatorio. Secondo il suo racconto, quella sera si trovava nei pressi di un campo di calcetto vicino a Piazza Gramsci, dove alcuni ragazzi stavano giocando. Quando ha visto il pallone, ha cercato di impossessarsene, strappandolo dalle mani di uno dei giovani presenti.
Il motivo del conflitto e la reazione improvvisa
Al momento della richiesta di restituzione del pallone, il ragazzino avrebbe ricevuto delle minacce. In risposta, ha estratto un coltellino che diceva di aver trovato per strada, puntandolo contro il ragazzo che cercava di recuperare la palla. La situazione è rapidamente degenerata, e, mentre cercava di mantenere il controllo, il bambino è stato spinto da dietro. In un momento di sbilanciamento, ha colpito involontariamente il tredicenne alla gamba.
L’immediata fuga e il gesto di pentimento
Dopo l'incidente, il bambino ha subito preso la decisione di fuggire dal luogo dell'accaduto. Ha gettato il coltello in strada, nel tentativo di nascondere la prova del gesto. Il suo comportamento ha poi portato alla sua presentazione spontanea presso la caserma dei carabinieri, dove ha ammesso le proprie responsabilità, rivelando i dettagli dell'incidente.
Intervento dei carabinieri e indagini in corso
I carabinieri della compagnia di Giugliano sono intervenuti tempestivamente sul luogo del fatto e hanno avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica. Le autorità stanno cercando di capire le circostanze che hanno portato un bambino di soli 10 anni ad essere in possesso di un coltello, un atto che ha sollevato molte domande sul contesto familiare e sociale che ha favorito un simile comportamento.
Il giovane ferito: trasportato in ospedale
Il ragazzino ferito, un tredicenne, è stato trasportato presso l'ospedale di Giugliano, dove è stato medicato e dimesso con una prognosi di 10 giorni. Fortunatamente, le ferite non sono state gravi, ma l'incidente ha lasciato un segno profondo, sia sul giovane coinvolto che sulla comunità che ha assistito sconvolta alla vicenda.
Le dichiarazioni della mamma del bambino ferito
“La mamma del piccolo ferito ha dichiarato: “Spero che i genitori di quel bambino ora lo seguano,” facendo riferimento alla gravità del gesto e al rischio che un simile comportamento possa ripetersi in futuro. “Se a dieci anni gira con un coltello, non sappiamo tra un paio d’anni cosa può fare,” ha proseguito la madre, aggiungendo: “Spero che abbia capito che poteva uccidere mio figlio e che si sia pentito.”
Le riflessioni sulla violenza giovanile e la necessità di interventi
Questo episodio ha riacceso il dibattito sulla violenza giovanile, sollevando interrogativi su come affrontare e prevenire simili accaduti. La comunità di Giugliano, sconvolta dall'incidente, si chiede come sia possibile che bambini così giovani possiedano armi e agiscano con tanta violenza. Le forze dell'ordine continuano a indagare, mentre si fa sempre più urgente un intervento educativo e sociale che possa orientare i giovani verso comportamenti più responsabili e pacifici.