Muore a 27 anni a Napoli. Ha iniziato ad accusare una nausea persistente, a vomitare e, di conseguenza, a dimagrire vistosamente, fino a pesare 49 chilogrammi.
Rita Caccioppoli, diagnosticata una depressione, e' morta lo scorso 6 aprile, a soli 27 anni, nell'Ospedale del Mare di Napoli, malgrado i reiterati tentativi dei sanitari di rianimarla.
Napoli - Le ipotesi
Secondo uno psichiatra accreditato dall'Asl, pero', la ragazza non soffriva di alcun disturbo alimentare. Come tutti i giovani, stava soffrendo gli effetti determinati dall'emergenza sanitaria in corso.
Il ricovero a Napoli
Neppure un ricovero durato ben 17 giorni e' servito a fare luce sulle problematiche che l'affliggevano dallo scorso mese di febbraio.
Secondo i medici in questi mesi l'hanno visitata, fatta eccezione per lo psichiatra, Rita era affetta da una depressione causata dallo stress.
Ma lei mangiava, aveva fame, voleva nutrirsi ma non riusciva a trattenere il cibo nello stomaco. Ora, purtroppo, solo l'esame autoptico, disposto dalla Procura di Napoli potra' fare luce sulle cause del suo decesso.
Fino a quel drammatico e triste 6 aprile
Tutti gli esami a cui era stata sottoposta avevano dato sempre esito negativo. Ma lei continuava a stare male e a indebolirsi. Piu' volte la giovane e' stata costretta a ricorrere alle cure dei sanitari ma la nausea e il vomito non smettevano di tormentarla.
E, ingerendo sempre meno cibo, Rita si e' indebolita a tal punto da non essere quasi in grado di restare in piedi.
Dopo una visita dal neurologo alla giovane sono stati anche prescritti degli antidepressivi che pero' la costringevano dormire tutto il giorno.
Il giorno dopo la tragedia i familiari della 27enne, insieme con il loro legale, l'avvocato Amedeo Di Pietro, si sono recati nel commissariato di Polizia di Ponticelli per presentare una denuncia e chiedere all'autorita' giudiziaria di fare luce sulla drammatica vicenda.
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