Caso Cecilia Sala: trattativa Meloni-Trump per la liberazione della giornalista
La premier italiana in missione lampo negli USA per risolvere una delicata questione diplomatica.
La liberazione della giornalista italiana Cecilia Sala è stata definita una "questione di interesse nazionale" dalla premier italiana Giorgia Meloni, che ha recentemente compiuto un viaggio a sorpresa negli Stati Uniti per incontrare Donald Trump. La visita è avvenuta a Mar-a-Lago, con l'obiettivo di stabilire una linea comune con l'alleato americano sul caso di Cecilia Sala e sulla figura dell’imprenditore iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, accusato di aver fornito tecnologia a Teheran per attacchi contro basi statunitensi in Medio Oriente.
L'incontro con Trump: i dettagli della trattativa
Il viaggio della premier italiana, durato meno di cinque ore, è stato organizzato con la massima discrezione, tanto che nemmeno il ministro degli Esteri Antonio Tajani ne era stato informato. Durante l'incontro, Meloni ha chiesto a Trump di "chiudere un occhio" sulla situazione di Abedini per facilitare la liberazione di Cecilia Sala.
Le fonti riportano che Trump e Meloni abbiano trascorso parte dell'incontro da soli, affrontando direttamente la questione. Nonostante Trump non abbia ancora l'autorità per agire ufficialmente, l'incontro ha gettato le basi per una collaborazione futura.
Il caso Abedini: nodo cruciale per la liberazione di Cecilia Sala
L'imprenditore iraniano Mohammad Abedini Najafabadi è attualmente detenuto in Italia con una richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti. La Corte d’Appello di Milano ha fissato per il 15 gennaio l'udienza per discutere la possibilità degli arresti domiciliari.
Secondo la difesa, la disponibilità di un appartamento sotto la garanzia del consolato iraniano dovrebbe bastare per garantire che Abedini non fugga. Tuttavia, le autorità americane ritengono che esista ancora un alto rischio di fuga.
L'intervento del Ministero della Giustizia
Esiste una possibilità legale che passa attraverso il Ministero della Giustizia italiano. L’articolo 718, comma 2 del Codice di procedura penale prevede che, in caso di arresto con richiesta di estradizione, "la revoca è sempre disposta se il Guardasigilli ne fa richiesta". Se il ministro Carlo Nordio dovesse richiedere formalmente la scarcerazione, Abedini sarebbe rilasciato immediatamente.
I precedenti e il contesto internazionale
Abedini è accusato di far parte dell'IRGC (Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica iraniana), considerato dagli Stati Uniti un’organizzazione terroristica dal 2019. Tuttavia, questa designazione non è riconosciuta dall'Italia né dalla maggior parte dei paesi dell'Unione Europea (ad eccezione della Svezia).
Questo aspetto è stato sfruttato dalla premier Meloni per far leva sulla priorità dei diritti dell'individuo, un principio costituzionale caro sia all'Italia che alla tradizione giuridica statunitense.
Il messaggio di Giorgia Meloni
La premier ha sottolineato come la vita di un cittadino italiano debba essere considerata "una priorità nazionale", in linea con il principio adottato dagli Stati Uniti per i propri cittadini. Questo approccio mira a rafforzare l'urgenza e l'importanza del caso Cecilia Sala, creando un precedente significativo per future situazioni simili.