Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Durante la 79esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite, tenutasi a New York, la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ha partecipato al "Vertice del Futuro", dove ha affrontato temi cruciali per il contesto internazionale odierno. 

Meloni ha messo in evidenza l'importanza di mantenere un controllo umano sullo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale (IA), per evitare scenari catastrofici legati a un suo uso incontrollato e iniquo. 

Il suo intervento ha toccato anche altre questioni globali, come la guerra in Ucraina e la sicurezza internazionale, ribadendo la centralità del multilateralismo.

Multilateralismo e crisi globali: la necessità di una risposta comune

Nel suo discorso, Giorgia Meloni ha ricordato che le crisi mondiali, pur rappresentando una sfida, possono anche offrire opportunità. Citando l'origine greca della parola "crisi", ha sottolineato come queste situazioni obblighino le nazioni a prendere decisioni, schierarsi e agire rapidamente. La premier ha evidenziato che nessun paese può affrontare da solo le sfide globali contemporanee, come i cambiamenti climatici, le disuguaglianze sociali ed economiche, le crisi umanitarie e i conflitti armati.

Per questo motivo, ha riaffermato l'importanza del multilateralismo, di cui l’ONU è il principale esempio. "L'ONU non è un semplice club dove si redigono documenti pieni di buone intenzioni," ha dichiarato Meloni, "ma un luogo dove le decisioni devono essere prese con urgenza e serietà". Il multilateralismo è, secondo Meloni, la via per risolvere le problematiche globali, garantendo che tutte le nazioni siano coinvolte e abbiano una voce.

Intelligenza Artificiale: necessità di regolamentazione e controllo umano

Uno dei temi centrali affrontati dalla premier è stato lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale. Meloni ha espresso preoccupazione per i possibili rischi associati a un uso sconsiderato di questa tecnologia. Ha sottolineato come l'IA possa essere un moltiplicatore di potenziale, ma che è fondamentale domandarsi cosa vogliamo moltiplicare. Se l’IA sarà impiegata per scopi benefici, come curare malattie incurabili, contribuirà al bene comune. Tuttavia, ha avvertito che un uso distorto dell’IA potrebbe aumentare ulteriormente gli squilibri globali, con conseguenze potenzialmente disastrose.

Meloni ha ribadito la necessità di un approccio etico allo sviluppo dell’IA, esortando la politica a garantire che il controllo umano rimanga centrale nel suo utilizzo, per evitare derive pericolose. Ha anche sottolineato come al momento sembri esserci poca consapevolezza dei rischi connessi a questa tecnologia.

La sicurezza globale minacciata dalla guerra in Ucraina

Nel suo intervento, la premier italiana ha toccato anche il tema della sicurezza internazionale, sempre più fragile a causa delle numerose crisi in corso. Tra queste, Meloni ha definito la guerra in Ucraina "inaccettabile", condannando fermamente l'invasione russa di una nazione sovrana. Ha sottolineato come questa guerra, insieme ad altre questioni come il cambiamento climatico e le disuguaglianze, stia contribuendo a rendere la situazione globale sempre più precaria.

Secondo Meloni, non agire è ormai impossibile: "Non abbiamo altra scelta che intervenire", ha dichiarato, evidenziando come le risposte alle crisi odierne debbano necessariamente essere collettive.

Uguaglianza e riforma del Consiglio di Sicurezza dell'ONU

Un altro tema di rilievo affrontato dalla premier è stata l'eventuale riforma del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Meloni ha affermato che ogni cambiamento deve basarsi sui principi di uguaglianza, democraticità e rappresentatività. Ha chiarito che l'Italia non è interessata a creare nuove gerarchie tra le nazioni, ma piuttosto a garantire che tutti i paesi siano trattati in modo equo, senza distinzioni tra "nazioni di serie A e serie B". "Gli individui nascono tutti liberi e uguali", ha dichiarato, sottolineando l'importanza di questo principio nel contesto internazionale.

Il Piano Mattei e la cooperazione internazionale

Infine, Meloni ha parlato del "Piano Mattei", un progetto di cooperazione con i paesi africani che mira a promuovere lo sviluppo economico e sociale attraverso investimenti basati sul rispetto reciproco e la parità di opportunità. Questo approccio, ha spiegato la premier, non è né paternalistico né predatorio, ma si fonda sul diritto di ogni nazione di competere ad armi pari.

Meloni ha concluso evidenziando come il Piano Mattei rappresenti una nuova visione della cooperazione internazionale, volta a stabilizzare il continente africano e a garantire a milioni di giovani il diritto a non dover emigrare per cercare migliori condizioni di vita.

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