Spunta l’ipotesi dei lockdown territoriali se i contagi da coronavirus dovessero continuare a salire. Ad ora infatti si esclude una chiusura generalizzata, a meno che non si registrino numeri catastrofici.
Ma, riporta Il Mattino, se il trend dovesse essere quello di questi giorni, il governo pensa a chiusure territoriali per aree da nuova zona rossa o se necessario per intere regioni, anche contro il parere dei governatori.
Lockdown territoriali
Chiusure localizzate ma non solo. L’eventuale ripresa dei contagi potrebbe compromettere anche la riapertura delle scuole a settembre.
Stando ai calcoli del governo, di questo passo i nuovi contagi potrebbero arrivare a 1000 al giorno entro fine agosto e superare i 1500 a fine settembre.
“La situazione non è ancora fuori controllo – ragionano nel comitato scientifico, in sintonia con Palazzo Chigi a cui spettano le decisioni operative – ma dobbiamo essere consapevoli questo può essere l’innesco della seconda ondata”. (Il Mattino)
Coronavirus, il governo ha deciso: discoteche chiuse in tutta Italia. Nuova regola sulle mascherine
Il governo ha deciso di sospendere le attività di tutte le discoteche, sale da ballo e «locali assimilati», a partire da domani, 17 agosto, in tutta Italia.
La decisione, che avrà effetto almeno fino al 7 settembre, è arrivata nel pomeriggio di domenica 16 agosto. Iministri di Sanità, Regioni e Sviluppo economico, Roberto Speranza, Francesco Boccia e Stefano Patuanelli, si sono uniti in videoconferenza con i governatori regionali.
Nel testo dell’ordinanza del governo è chiarito che non sono ammesse deroghe regionali alla normativa nazionale.
Il governo ha deciso anche una nuova stretta sull’uso della mascherina: «dalle 18 alle 6», su tutto il territorio nazionale. L’uso delle mascherine torna obbligatorio anche «all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti».
Il governo si adegua
Il governo ha dunque deciso di adeguarsi al parere del Comitato tecnico scientifico, che già nei giorni scorsi aveva espresso la sua preoccupazione di fronte all’aumento dei casi di contagio.
L’esecutivo ricordava anche come già nel Dpcm del 7 agosto scorso fosse prevista la sospensione delle «attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso» — divieto cui però molte Regioni avevano risposto con una deroga.
La maggioranza delle Regioni, anche oggi, era contraria, preferendo limitazioni di orari e presenze alla chiusura totale. Il Sindacato dei locali da ballo aveva messo in guardia. A rischio, aveva detto, ci sono «4 miliardi di euro: da domani si rischierà di più con l’abusivismo».
Fino al 16 agosto, solo due Regioni avevano autonomamente deciso di chiudere i locali da ballo: Calabria e Basilicata. Fonte: Corriere della Sera
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