Reddito di cittadinanza addio: arriva GI -Garanzia per l'Inclusione. Cos'è e a chi spetterà

Il Governo italiano sta lavorando ad un nuovo strumento di assistenza per le famiglie più fragili, in sostituzione del Reddito di Cittadinanza. Il decreto "lavoro" dovrebbe essere approvato a breve in Consiglio dei Ministri e prevede tre differenti strumenti per il primo anno di applicazione.

Cos'è Garanzia per l'Inclusione

La "Garanzia per l'inclusione" (GI) è rivolta ai nuclei familiari con componenti disabili o minorenni; la "Garanzia per l'attivazione lavorativa" (GAL) è destinata a chi è in grado di lavorare; infine, la "Prestazione di accompagnamento al lavoro" (PAL) sarà riservata alle famiglie che perderanno il Reddito di Cittadinanza.

La GI sarà una prestazione economica attiva dal 1° gennaio 2024, riservata alle famiglie con almeno un componente disabile, minorenne, con più di 60 anni o titolare di assegno di invalidità civile, anche solo temporaneamente. Saranno richiesti requisiti simili a quelli del Reddito di Cittadinanza, ma più stringenti dal punto di vista del reddito.

La GAL, invece, sarà riservata ai soggetti tra i 18 e i 59 anni con un ISEE più basso di quello della GI (6.000 euro). Non sarà rinnovabile. Infine, la PAL sarà garantita ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza alla scadenza della vecchia misura (1 settembre 2023). Durerà fino al 31 dicembre 2023.

Questi strumenti saranno gestiti dall'INPS e saranno erogati dopo la firma di un Patto di attivazione digitale. La GI partirà dal mese successivo a quello della domanda e durerà 18 mesi, rinnovabili per altri 12 dopo un mese di stop.

La GAL sarà riconosciuta dall'INPS con un importo di 350 euro per il primo richiedente. 175 invece per il secondo richiedente nel nucleo familiare per un periodo di 12 mesi. Infine, la PAL sarà un'indennità mensile di 350 euro riservata a coloro che abbiano firmato il patto per il lavoro e siano inseriti in misure di politica attiva del lavoro.

In definitiva, il nuovo decreto "lavoro" prevede misure di sostegno economico e di politiche attive per favorire l'inclusione sociale e l'attivazione lavorativa dei nuclei familiari più fragili. Tuttavia, l'entrata in vigore delle nuove misure è prevista solo dal 1° gennaio 2024, dunque le famiglie in difficoltà dovranno ancora aspettare qualche mese.

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