Virus in Campania, il Covid persiste e non lascia tregua. Nella terra di De Luca i positivi superano i millecinquecento. Sono 1575 le nuove positività al Covid riscontrate in Campania nelle ultime 24 ore a fronte di 20.469 tamponi (tra molecolari e antigenici). L’indice di positività scende al 7,69% (ieri era all’8,02%). Quattordici, invece, le vittime. Ecco il bollettino diramato dall’Unità di Crisi:

Virus - Positivi del giorno

1.575 (di cui 135 casi identificati da test antigenici rapidi) di cui Asintomatici: 1.388 Sintomatici: 52 * Sintomatici e Asintomatici si riferiscono ai soli positivi al tampone molecolare

Tamponi del giorno

20.469 (di cui 2.427 antigenici) Totale positivi: 246.592 (di cui 3.387 antigenici) Totale tamponi: 2.714.018 (di cui 69.674 antigenici)​ ​Deceduti: 14 (*)​ Totale deceduti: 4.053 Guariti: 862 Totale guariti: 172.860 * 8 deceduti nelle ultime 48 ore, 6 deceduti in precedenza ma registrati ieri​

​Report posti letto su base regionale del virus

Posti letto di terapia intensiva disponibili: 656 Posti letto di terapia intensiva occupati: 107 Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (**) Posti letto di degenza occupati: 1.301 ** Posti letto Covid e Offerta privata. (Anteprima24) Nel frattempo De Luca perde contro il Tar, nuova ordinanza per la Regione. Diciamo stop alla didattica a distanza, si torna a scuola senza se e senza ma. Liquida, con un sarcastico “il Tar manda a scuola la Regione”, probabilmente, l’epoca delle ordinanze territoriali. Il Codacons afferma quindi “definitiva e grande soddisfazione” nel commentare il provvedimento con il quale il collegio del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania" ha sancito l’illegittimità delle ordinanze regionali”. De Luca perde.

Il Codacons e il virus

Così il vice segretario nazionale del Codacons, Matteo Marchetti: “L’ordinanza 306/2021 conferma il decreto 153/2021; le scuole secondarie superiori sono in presenza secondo quanto stabilito dal Dpcm; si torna a scuola senza ‘se’ e senza ‘ma’”. Con l’avvocato Laura Clarizia, affermano: “Ancora una volta, ed in via definitiva è stato stabilito il valore e il diritto intoccabile ed inattaccabile dell’istruzione sancito della nostra Costituzione".

l'Istruzione e il virus

I servizi essenziali come l’istruzione sono di competenza dello stato centrale. Si è affermata la centralità del diritto allo studio e alla frequenza scolastica”. Continuano: “Siamo molto soddisfatti per l’accoglimento dell’istanza cautelare e la conferma del decreto n.153/2021. A questo punto non possono essere considerati legittimi i singoli provvedimenti di sospensione delle attività scolastiche da parte delle autorità comunali lì dove non ci sono casi acclarati di contagio o indici particolarmente elevati di diffusione del covid-19, in base alle regole stabilite dal Cts a livello nazionale, quindi i cittadini possono impugnare tutte le ordinanze illegittime di chiusura delle scuole”. Nonostante ciò in Campania è via a nuove restrizioni, ma non per tutti. Non si cambia colore, ma potrebbero scattare provvedimenti per singoli paesi. Anche con il nuovo Governo, quindi, non cambierà il sistema delle zone anti Covid in Italia. Sono sei le regioni italiane che rischiano la zona arancione da venerdì 19 febbraio, come riporta Today.it, ma tra queste non dovrebbe esserci la Campania. Si tratta di Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche e Piemonte. (Anteprima24)

Nuove restrizioni da Virus - La Campania di De Luca

Nonostante l'incremento dei casi Covid, resterà ancora gialla almeno sino a fine febbraio. Al momento infatti le restrizioni all'interno della nostra regione riguardano solamente singole città, come previsto dal sistema degli alert previsto dall'Unità di Crisi campana.

Come funziona il sistema Alert

L’Unità di Crisi ha scelto tre indicatori per delimitare le situazioni a rischio nei singoli paesi campania: 1) l’incidenza locale rispetto alla media regionale; 2) la percentuale dei tamponi positivi rispetto alla media regionale; 3) la densità abitativa.

 De Luca-La Campania resterà zona gialla, restrizioni solo per singoli paesi

I Comuni saranno tenuti a verificare tali indicatori ogni lunedì, e qualora questi dovessero superare il valore soglia regionale, analizzeranno l’andamento per fasce d’età per poi adottare strategie di contenimento della diffusione virale. L’analisi per fasce d’età è raccomandata giacché favorisce la scelta strategica".(Napolitoday) Nel frattempo vaccinazioni e scuola sono il focus della Campania. Le Vaccinazioni in Campania continuano per altre le categorie a cui verrà iniettata la dose. Dopo la categoria degli insegnanti si procede con la campagna dei Vaccini nella regione Campania.

Le forze dell'ordine

Saranno le Forze dell'Ordine e gli agenti delle Polizie Municipali le prossime categorie che potranno aderire alla piattaforma dedicata alla campagna vaccinale in Campania. La campagna, ricorda l'unità di crisi della Regione Campania, "prevede progressivamente l'inclusione delle diverse categorie secondo il programma stabilito". L'Unità di crisi della Regione comunicherà le modalità di registrazione.

La paura nelle scuole

A pari passo con la campagna vaccinale vi è l'aumento dei contagi nelle scuole nella regione infatti è allarme scuole, chiusure in Campania: i contagi crescono e i sindaci decidono per la Dad. Sono 97 scuole le chiuse nella provincia di Napoli a causa dell’emergenza Covid. Sono diversi i sindaci che, a seguito dell’indicazione del governatore che non ha emanato un’ordinanza di chiusura per tutta la regione, hanno deciso di chiudere gli istituti scolastici. La curva dei contagi preoccupa e così si ritorna alla didattica a distanza. Scuola chiuse e anche stavolta è stato presentato un ricorso al Tar di genitori “No dad” contro le ordinanze dei sindaci di Castellammare e Poggiomarino ma che stavolta però è stato respinto.

Scuole chiuse in provincia di Napoli: ricorso al Tar

Il ricorso presentato per chiedere da parte dei genitori “No dad” la riapertura delle scuole nei due comuni. Ma il Tar della Campania ha dato ragione alle ordinanze dei sindaci visto l’andamento del contagio su scala locale e, in particolare, “l’incontrollato aumento, in termini assoluti e in percentuale, di nuovi contagi” a Castellammare di Stabia e a Poggiomarino. Per i giudici è "inquietante" l’aumento percentuale di contagi a Castellammare di Stabia, 326%, e a Poggiomarino, 164%. In entrambi i casi percentuali "assai superiori a quanto riscontrabile in altri comuni della Campania e comunque alla media regionale". "Inoltre – si legge nel rigetto del ricorso – dai dati dell’Unità di crisi della Regione Campania si evince una situazione di generalizzata presenza di positivi nella popolazione studentesca. I dati confermano la non irragionevolezza della misura.  Si tiene conto della estrema difficoltà di garantire, in concreto, la continuità educativa in presenza. Il problema sono  i contesti scolastici caratterizzati, in ragione dei contagi, da un elevato numero di assenze ripartite tra popolazione studentesca, personale docente e non docente”. A Torre Annunziata il sindaco Vincenzo Ascione ha prolungato la chiusura delle scuole fino al prossimo 2 marzo. Allarmanti i dati: 21 positivi nella fascia 6-10, 18 nella fascia 11-13, ben 25 nella fascia 14-18. E questo malgrado le scuole siano rimaste chiuse dal 9 febbraio scorso. (teleclubitalia). Leggi anche: Lockdown in Campania”. Ora anche bimbo positivo, scoppia il caos in città Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
De Magistris e gli assembramenti: "Se vogliamo evitarli, togliamo la zona gialla"