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L’accusa contro Jay-Z è stata ripresentata dopo essere inizialmente legata a Sean Combs, alias Puff Daddy. Tony Buzbee, l’avvocato della presunta vittima, ha aggiornato la denuncia contro il marito di Beyoncé, sostituendo Puff Daddy con Jay-Z come imputato. L’avvocato è noto per essere dietro una serie di cause civili contro Puff Daddy, che ora si troverà a dover affrontare un processo nel prossimo anno.

Secondo le accuse, i fatti risalirebbero al 2000, durante l’after party degli MTV Music Awards.

La risposta di Jay-Z

Jay-Z ha risposto alle accuse con una nota pubblicata sui social, tramite l’account Instagram della sua etichetta discografica, Roc Nation.

Il rapper ha accusato Tony Buzbee di orchestrare una serie di tentativi di ricatto, affermando:

«Non tutte le celebrità sono uguali. Io vengo da Brooklyn, dove esistono codici morali severi e onore. Noi proteggiamo i bambini».

Jay-Z ha espresso disillusione verso l’avvocato, dichiarando come Buzbee abbia perso ogni dignità, contrastando l’immagine di un marine, come afferma lui stesso.

Il dolore personale e familiare

Jay-Z ha inoltre condiviso un messaggio intimo riguardo alla sua famiglia, sottolineando il peso emotivo che questa situazione sta comportando:

«Il vero dolore è per i miei figli. Dovrò spiegare loro ciò che sta accadendo, in un’età in cui i loro amici potrebbero fare domande basate sulle notizie. È devastante perdere l’innocenza dei bambini».

Ha poi espresso come sia ingiusto combattere “la malvagità che cerca di distruggere famiglie e lo spirito umano”.

Le accuse contro Puff Daddy

Sean Combs, 55 anni, è accusato di un sistema duraturo di traffico sessuale ed estorsione. È già stato citato in centinaia di denunce civili presentate da più di 120 vittime, inclusi 25 minorenni. Le accuse includono violenza sessuale e abusi, sostenute dagli avvocati delle vittime.

Prospettive future

Tony Buzbee, avvocato noto nel panorama legale americano, prevede che questa questione sarà oggetto di un approfondimento in tribunale. In un’intervista con l’agenzia France Presse, ha dichiarato:

«La memoria delle vittime parla chiaro. Questa è una questione molto seria che sarà discussa in tribunale».

Il futuro legale di Jay-Z e Puff Daddy rimane incerto, mentre il mondo dell’industria musicale e del pubblico osserva da vicino l’evoluzione di questa controversia che coinvolge due dei nomi più influenti del panorama discografico globale.

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