Emanuele D'Asta morto a Castel Volturno: indagato anche il padre della fidanzata
La casa era pericolante, sicuramente doveva essere messa in sicurezza prima di iniziare i lavori
![Emanuele D'Asta](https://slyvi-tstorage.fra1.cdn.digitaloceanspaces.com/l117930082504_tml393713006337_483852047573_1738799977617909.jpg)
Si allarga l'inchiesta sulla morte di Emanuele D'Asta, il giovane di 23 anni deceduto a Castel Volturno a seguito del crollo di un solaio mentre era impegnato in lavori di ristrutturazione. La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha iscritto nel registro degli indagati tre persone: inizialmente la fidanzata e la madre della ragazza, ora anche il padre della giovane è coinvolto nelle indagini.
Le indagini e i primi sospetti
La fidanzata di Emanuele risulta formalmente la proprietaria dell'immobile dove si è verificato l'incidente. L'iscrizione nel registro degli indagati rappresenta un atto dovuto, in quanto la 19enne è direttamente coinvolta nella gestione dell'edificio. La madre della giovane, invece, è sotto inchiesta per dichiarazioni che non sembrano del tutto chiare agli inquirenti.
Secondo le ultime ricostruzioni, anche il padre della ragazza è stato coinvolto nell'indagine e il suo telefono cellulare è stato sequestrato. La moglie di quest'ultimo sarebbe stata la prima persona a giungere sul posto dopo il crollo e a trovare il corpo di Emanuele tra le macerie.
La situazione dell'immobile e le irregolarità riscontrate
Le autorità hanno accertato che per l'immobile di via Viverone non era stata presentata alcuna richiesta di Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), obbligatoria per interventi di ristrutturazione totale. La casa era pericolante e avrebbe dovuto essere messa in sicurezza prima dell'inizio dei lavori.
Gli inquirenti stanno indagando anche sulla presenza di altri operai al momento del crollo. Pare che alcune persone fossero presenti sul cantiere ma che siano fuggite subito dopo l'incidente, lasciando Emanuele a terra, esanime. Ulteriori accertamenti dovranno chiarire se il corpo del giovane sia stato spostato prima dell'arrivo dei soccorsi, elemento che potrebbe aggravare ulteriormente la posizione degli indagati.
Un'indagine in evoluzione
Le indagini proseguono per chiarire tutte le responsabilità e accertare eventuali omissioni o negligenze nella gestione dei lavori di ristrutturazione. La tragica morte di Emanuele D'Asta ha scosso profondamente la comunità locale, sollevando interrogativi sulla sicurezza nei cantieri e sul rispetto delle normative edilizie. Nei prossimi giorni si attendono nuovi sviluppi dall'inchiesta.