christian pitingolo
FONTE: La Nuova Calabria

CATANZARO – Una notte di dolore, di lacrime e di domande senza risposta. La città si è risvegliata oggi in uno stato di smarrimento e incredulità di fronte alla notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere: Christian Pitingolo, appena vent’anni compiuti a gennaio, ha perso la vita in un drammatico incidente stradale avvenuto lungo la Strada Provinciale 17, nei pressi della Motorizzazione civile.

La tragedia nella notte

Era da poco passata la mezzanotte quando Christian, dopo aver trascorso una tranquilla serata a casa di amici, si è messo alla guida della sua Alfa Romeo Mito per tornare a casa. Aveva il giorno dopo lezione a scuola e non voleva far tardi. Ma non ci sarebbe mai arrivato.

Poco dopo la partenza, la sua auto si è scontrata violentemente con una Giulietta. L’impatto è stato devastante. L’allarme ai Vigili del Fuoco è scattato intorno all’1:20. Quando i soccorsi sono arrivati sul posto, la scena era agghiacciante: Christian era già morto. Per lui non c’è stato nulla da fare. L’altro conducente, anche lui giovane, è riuscito a uscire dal veicolo ma è crollato sull’asfalto: è stato trasportato d’urgenza in ospedale. I Carabinieri stanno ricostruendo l’esatta dinamica del sinistro.

Il dolore sui social: “Un ragazzo speciale, sempre con il sorriso”

La notizia ha travolto la comunità come un’onda improvvisa. I social si sono riempiti di foto, messaggi, ricordi, in un coro collettivo di affetto e incredulità. Chi lo conosceva parla di un ragazzo con la testa sulle spalle, solare, gentile, sempre pronto a regalare un sorriso. Frequentava l’ultimo anno dell’Istituto Professionale di Catanzaro e lavorava come cameriere in un ristorante della provincia. Voleva rendersi indipendente, non pesare sui genitori, e con grande determinazione si era rimboccato le maniche.

La sua grande passione erano le moto, in particolare la sua adorata CRF 450 rossa, che rappresentava per lui libertà e felicità.

Un futuro spezzato

Quella di Christian è una morte che lascia senza fiato, un dolore che fatica a essere compreso, figlio di un destino crudele che ha interrotto troppo presto i sogni di un ragazzo pieno di vita. Oggi la città si stringe attorno alla sua famiglia – ai genitori, alla sorella, agli amici – in un abbraccio che cerca di dare forza, di colmare il vuoto lasciato da una perdita tanto ingiusta quanto straziante. Fonte: La Nuova Calabria

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