carmine gallo

Carmine Gallo, ex superpoliziotto noto per le sue operazioni investigative di alto profilo, è morto domenica 9 marzo all'età di 67 anni. Era agli arresti domiciliari per il suo coinvolgimento nell’inchiesta Equalize, che lo vedeva accusato di associazione a delinquere e accesso abusivo a sistemi informatici.

Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, Gallo sarebbe stato stroncato da un malore improvviso, probabilmente un infarto, mentre si trovava nella sua abitazione a Garbagnate Milanese. La Procura di Milano ha disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso.

L'inchiesta Equalize e il ruolo di Gallo

Carmine Gallo era uno dei principali indagati nell’inchiesta Equalize, condotta dal pm Francesco De Tommasi della DDA di Milano e dai carabinieri del ROS e di Varese.

La vicenda riguarda un presunto sistema illegale di spionaggio e accesso abusivo ai database delle forze dell’ordine, che avrebbe visto coinvolta l'agenzia investigativa Equalize, da lui fondata insieme a Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera di Milano.

Gallo era atteso in tribunale il prossimo 19 marzo, dove avrebbe dovuto presentarsi per l’udienza davanti al Tribunale del Riesame insieme all’hacker Samuele Calamucci e ad altri indagati.

Nell’ambito dell’indagine, il pm aveva chiesto il carcere, ma il giudice aveva concesso gli arresti domiciliari. Durante il primo interrogatorio, Gallo aveva ammesso di aver effettuato accessi non autorizzati ai sistemi della polizia, ma aveva negato di essere a capo di un sistema di dossieraggio illecito.

Chi era Carmine Gallo

Originario di Gragnano (Napoli), Gallo aveva trascorso gran parte della sua carriera in Lombardia, dove ha operato per tre decenni nella Polizia di Stato.

Andato in pensione nel 2018, era stato coinvolto in diverse operazioni di alto livello. Tra le sue indagini più celebri:

  • L’identificazione degli assassini della strage di Duisburg del 2007.
  • Il pentimento di Saverio Morabito, uno dei più importanti collaboratori di giustizia nel periodo dei sequestri di persona.
  • La liberazione di Alessandra Sgarella, rapita dalla ‘ndrangheta nel 1997.
  • L’indagine sul delitto Gucci, che portò all’arresto di Patrizia Reggiani.

Negli ultimi anni, il suo nome era stato macchiato da accuse e da una condanna a due anni di reclusione per rapporti ambigui con un informatore che svolgeva un doppio gioco.

Un'immagine contrastante

Se da un lato Carmine Gallo era noto come un investigatore determinato e capace, le carte dell'inchiesta Equalize lo descrivono in termini molto diversi.

Secondo il pm De Tommasi, Gallo sarebbe stato “spregiudicato e senza scrupoli”, con una rete di contatti ai vertici delle istituzioni ma anche nel mondo criminale, con cui non avrebbe esitato a scendere a patti per ottenere favori, come un posto auto di rappresentanza allo stadio per i suoi clienti.

La sua morte chiude uno dei capitoli più controversi della sua carriera, lasciando molte domande senza risposta sulle dinamiche dell’inchiesta e sul suo reale coinvolgimento.

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