Giulia Cecchettin morta, il mancato intervento dei carabinieri dopo la telefonata del test: aperta inchiesta
La Procura di Venezia ha avviato scrupolosi accertamenti sulla registrazione della chiamata pervenuta da un testimone nella serata del sabato 11 novembre, relativa a un acceso litigio verificatosi nel parcheggio di Vigonovo. Il testimone, presente sul luogo, riferì di aver udito le strazianti grida di una giovane ragazza, identificata successivamente come Giulia Cecchettin, la quale chiedeva disperatamente aiuto da un'auto. Nonostante la segnalazione tempestiva, nessuna pattuglia dei carabinieri si recò sul posto per effettuare le dovute verifiche.
Il padre di Giulia Cecchettin, il giorno successivo, si recò presso la stazione dei carabinieri per denunciare la scomparsa della figlia, che inizialmente classificata come allontanamento volontario, escludendo inizialmente il pericolo per la vita, nonostante le espressioni di preoccupazione manifestate da Gino Cecchettin.
Il testimone
Come dettagliato nell'ordinanza emessa dal GIP Benedetta Vitolo, ha riportato che alle 23:15 del sabato 11 novembre, poche ore dopo un incontro tra i due giovani in un centro commerciale, si verificò un litigio in via Aldo Moro. Tale alterco avvenne in un parcheggio distante "circa 150 metri" dalla residenza di Giulia, evidenziando tracce ematiche e la presenza di un coltello da cucina lungo ben 21 centimetri. Durante il litigio, una voce femminile avrebbe ripetutamente gridato "mi fai male", invocando aiuto senza ottenere soccorso da nessuno, compreso il testimone presente.
In meno di mezz'ora, alle 23:40, nella zona industriale di Fossò, distante 4 km da Vigonovo, Giulia brutalmente aggredita, cadendo a terra e battendo la testa. Filippo Turetta, presunto responsabile dell'aggressione, la carica senza vita in auto e inizia la sua fuga, abbandonando il corpo nei pressi del lago artificiale di Barcis (Pordenone). Turetta successivamente prosegue la fuga in Austria e poi in Germania.
Nel frattempo, Filippo Turetta è atteso in Italia il 25 novembre, quando un aereo dell'Aeronautica militare partirà da Roma alle 8 e arriverà a Francoforte alle 10 per prelevare il 22enne accusato di omicidio volontario aggravato e sequestro di persona. La partenza dallo scalo tedesco è prevista per le 10:45, con destinazione Venezia, dove Filippo sarà condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Maggiore, situata nelle vicinanze del Palazzo di Giustizia di piazzale Roma. Il GIP ha a disposizione cinque giorni per condurre l'interrogatorio di garanzia, a partire dalla notifica del mandato d'arresto europeo, che verrà formalmente eseguita a Francoforte.
L'autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin
E' programmata per il 1 dicembre alle 9 presso l'Istituto di Anatomia Patologica della Clinica Universitaria di Padova. Tra gli esperti chiamati a partecipare all'esame figura anche l'anatomopatologo Antonello Cirnelli, nominato perito dalla famiglia Cecchettin. I funerali della giovane dovrebbero svolgersi il 2 dicembre.