Napoli, tentato investimento del deputato Borrelli: condannati due parcheggiatori abusivi
Dopo oltre cinque anni dall’aggressione avvenuta a Napoli, due parcheggiatori abusivi sono stati condannati a sei mesi di reclusione
L’episodio risale al 3 marzo 2019, quando Francesco Emilio Borrelli, all’epoca consigliere regionale e oggi deputato, si trovava nel quartiere di Santa Lucia a Napoli per documentare le attività illegali dei parcheggiatori abusivi. Durante il sopralluogo, mentre riprendeva con il cellulare la gestione abusiva dei parcheggi, i responsabili della sosta illegale si accorsero della sua presenza.
La reazione fu immediata: iniziarono a inveire contro Borrelli, a inseguirlo e a minacciarlo verbalmente. La situazione degenerò quando uno dei parcheggiatori, a bordo di uno scooter, si lanciò verso di lui a grande velocità nel tentativo di investirlo. Fortunatamente, il tentativo non ebbe successo, ma la gravità del gesto spinse Borrelli a contattare immediatamente le forze dell’ordine, avviando così le indagini e le successive procedure legali.
La condanna dopo 5 anni
Dopo più di cinque anni dai fatti, il tribunale di Napoli ha emesso la sentenza di condanna per i due aggressori: sei mesi di reclusione senza sospensione della pena, oltre al pagamento delle spese processuali e al risarcimento della parte lesa.
Il deputato Borrelli, assistito dall’avvocato Stefano Paparella, ha accolto con soddisfazione il verdetto, considerandolo un passo importante nella sua lotta contro il fenomeno dei parcheggiatori abusivi, che definisce una “battaglia di pubblica utilità”.
La soddisfazione di Borrelli
Commentando la sentenza, Francesco Emilio Borrelli ha sottolineato l’importanza della denuncia come strumento per ottenere giustizia:
“Ci sono voluti più di 5 anni, ma alla fine giustizia è stata fatta. È la decima condanna che riesco a ottenere grazie alle mie denunce. Questo risultato dimostra che denunciare serve sempre e che se lo facessero tutti, avremmo molti meno problemi sulle strade”.
Il deputato ha anche evidenziato come il contrasto ai parcheggiatori abusivi sia una questione di interesse collettivo:
“Togliere dalla strada certi soggetti è un bene per l’intera comunità. Tuttavia, il sistema normativo attuale non è abbastanza efficace. Le denunce avrebbero maggiore impatto e rapidità se ci fossero regole più stringenti e immediate”.
La necessità di un piano strutturato
Borrelli ha inoltre ribadito che non può essere sempre lui a intervenire nei quartieri critici:
“Non posso accollarmi tutte le denunce contro ogni singolo parcheggiatore abusivo. Ho elaborato un piano e delle norme per affrontare in maniera sistematica questo fenomeno, ma la maggioranza di Governo non ritiene prioritario contrastare questa piaga”.
Una lotta per la legalità
La vicenda di Borrelli mette in luce una problematica diffusa in molte città italiane, dove il fenomeno dei parcheggiatori abusivi rappresenta non solo un danno economico ma anche una minaccia alla sicurezza e al decoro urbano. La condanna dei due aggressori è un segnale importante, ma il deputato insiste sulla necessità di un intervento più incisivo da parte delle istituzioni per arginare definitivamente questa piaga.
Con questa sentenza, Borrelli ribadisce il suo impegno per la legalità, sperando che il suo esempio incoraggi altri cittadini a denunciare comportamenti illeciti.