NUCETTO (TORINO). Il dramma di una città che si sveglia stamani ancora incredula per quanto accaduto. E' il piccolo Lorenzo Gazzano, il bimbo id sei 10 anni stroncato dal mostro all'improvviso. Nessuna patologia pregressa, nessun malessere che potesse minimamente far immaginare una tragedia simile.

Lorenzo

Non era vaccinato ed è stato stroncato dal Covid nel giro di pochi giorni, anche se non aveva particolari patologie pregresse. Una tragedia immensa, quella che ha colpito non solo la comunità di Nucetto (Cuneo), ma tutto il Piemonte.

Il piccolo Lorenzo

E' morto all'alba di ieri nel reparto di terapia intensiva del Regina Margherita di Torino, dove era arrivato il giorno prima dall'ospedale di Mondovì. Il virus gli ha causato ipotermia, dolori lancinanti alle gambe provocati dalla distruzione dei muscoli scheletrici (rabdomiolisi) e una sospetta miocardite.

I medici

«Era arrivato qui in condizioni molto gravi, abbiamo provato un trattamento specifico anti-Covid fino alla dialisi. L'attacco del virus al cuore è stato fulminante, non abbiamo mai visto un decorso simile», spiegano i medici che hanno provato a salvarlo. Disposta l'autopsia per stabilire l'esatta causa della morte. A rendere ancora più drammatica la vicenda di Lorenzo e della sua famiglia c'è il fatto che il bambino non fosse vaccinato.

I suoi genitori erano vaccinati con ciclo completo

Ma, come spiega l'ospedale torinese, avevano ritardato per precauzione la prenotazione per il figlio, affetto da epilessia (che però non comporta controindicazioni per il vaccino anti-Covid).

Lorenzo avrebbe dovuto quindi vaccinarsi a breve

Ma il Covid lo ha colpito senza pietà. E ora un'intera comunità piange un suo giovanissimo figlio stringendosi attorno alla mamma e al papà: dal sindaco agli insegnanti, passando per il parroco a cui faceva da chierichetto, tutti ricordano Lollo' come un bambino allegro, vispo, vivace e dal sorriso solare.

Tutti a Nucetto conoscevano Lorenzo, detto Lollo

"Nel nostro paese lui era come il sole" dice il sindaco" Enzo Dho. "Era la gioia di vivere incarnata. Ti salutava con un ciao talmente splendido, che ti faceva stare bene". A ricordarlo è anche il parrocco, don Roberto Fontana, che parla di un ragazzino "solare, allegro, sorridente e spensierato. "Aveva fatto la prima comunione lo scorso anno con altri otto ragazzi ed era un assiduo chierichetto nelle messe della domenica mattina", aggiunge.

Il dolore del papà di Lorenzo

"Visto che soffriva di crisi epilettiche, avevamo consultato un medico che ci aveva detto di aspettare" a vaccinarlo. Così Simone Gazzano, padre di Lorenzo "Non siamo una famiglia di no vax, anzi: appena abbiamo potuto abbiamo fatto tutti il vaccino, noi e gli altri nostri due figli. Il piccolo era in forse perché il vaccino non era ancora obbligatorio, lui prendeva delle medicine e così non era ancora stato vaccinato. Poteva prendere il Covid come tanti altri e superarlo. Invece, è andata così". Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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