«Giada Zanola era ancora viva quando Andrea Favero l'ha gettata dal ponte»
Nuovi dettagli sconvolgenti emergono dall'indagine dopo l'autopsia sul corpo della donna
Giada Zanola, 34 anni, aveva confidato alle sue amiche le sue crescenti paure riguardo al comportamento violento del suo ex compagno, Andrea Favero.
Dopo la rottura della loro relazione, Giada aveva espresso timori per la sua sicurezza personale, riferendo di essere stata minacciata con l’uso di video intimi per ricatti e preoccupata per la possibilità di essere avvelenata o drogata a sua insaputa. Queste preoccupazioni si sono intensificate nei mesi precedenti il tragico evento.
L'Autopsia Rivela Nuove Verità
L'autopsia, eseguita dal professor Claudio Terranova su richiesta del sostituto procuratore di Padova, Giorgio Falcone, ha fornito dettagli cruciali sul momento della morte di Giada. Non sono stati trovati segni di strangolamento o ferite da arma da taglio sul corpo della donna, suggerendo che Giada fosse ancora viva quando è stata gettata dal cavalcavia.
È possibile che Favero l'abbia tramortita per sollevare il suo corpo oltre la ringhiera di circa due metri. Le lesioni riportate dalla donna erano gravissime, dovute all'impatto con il suolo e successivamente con un Tir che l'ha travolta sulla carreggiata.
Il Mistero del Telefonino
Un elemento chiave ancora irrisolto è il telefonino di Giada Zanola, che non è stato ancora ritrovato. La Procura ha richiesto una consulenza tecnico-informatica sul cellulare di Favero per analizzare i tabulati telefonici e il traffico dati. Questo potrebbe fornire indizi importanti sui contatti e i movimenti di Favero e Giada nei giorni precedenti e successivi alla morte di lei. I tabulati telefonici di Giada sono attesi per fare luce sulle sue ultime ore.
Le Indagini Continuano
La Squadra Mobile di Padova prosegue nelle indagini, con l’intenzione di sentire nuovamente amici e parenti di Giada, compreso il suo nuovo compagno. Giada avrebbe dovuto iniziare a lavorare con lui in un distributore di benzina due giorni prima della sua tragica morte.
Andrea Favero, attualmente detenuto nel carcere Due Palazzi, ha mantenuto il silenzio durante l'interrogatorio di garanzia. Tuttavia, in precedenza avrebbe fatto alcune ammissioni agli investigatori. Il suo difensore d’ufficio è stato sostituito con un legale di fiducia, un segno che Favero potrebbe prepararsi per una difesa più strutturata.
Il Cordoglio della Comunità
Il sindaco di Vigonza, Gianmaria Boscaro, ha organizzato una fiaccolata per onorare la memoria di Giada Zanola. L'evento si terrà lunedì sera, con un percorso che culminerà al cavalcavia dove la giovane ha perso la vita. Alla fiaccolata parteciperà anche il padre della vittima, in un gesto di solidarietà e commemorazione per la tragica perdita della figlia.
La morte di Giada Zanola ha lasciato un vuoto profondo nella vita dei suoi cari e nella comunità. Le rivelazioni emerse dall'autopsia e le indagini in corso gettano nuova luce su un caso complesso e doloroso. Mentre la giustizia segue il suo corso, il ricordo di Giada rimarrà vivo nei cuori di chi l’ha amata e conosciuta. La verità su ciò che è accaduto quel tragico giorno è ancora in fase di scoperta, ma ogni passo avanti nelle indagini è un passo verso la giustizia per Giada.