Paola, cade dallo scooter e muore. Per lei non c'è stato nulla da fare. Morta perchè era gay. Ha confessato di aver ucciso la sorella Maria Paola dei 22 anni “colpevole” di avere una relazione gay con un’altra ragazza, una trans di nome Ciro.
Lo sconcertante episodio è avvenuto la notte scorsa.
Ed ha dei retroscena e un finale inconcepibili. Per lui e la famiglia quella relazione erano “un’onta” da eliminare in un quartiere difficile come il parco verde di Caivano dove il malaffare e la camorra continuano a farla da padrona.
La confessione
La notte scorsa Antonio ha deciso di dare una “lezione a quelle due lesbiche” (queste le parole usate nelle sua confessione).
Si è messo in sella al suo scooter sapendo che la sorella e la sua compagna sarebbero andate, pure loro su uno scooter, verso Acerra (paese originario dell’altra ragazza).
Le ha inseguite e arrivati in via Etruschi le ha speronate con violenza facendole cadere. Ma la sorella si è schiantata con violenza contro una recinzione ed è morta sul colpo.
La compagna invece ha riportato alcuni traumi.
Antonio, con una rabbia fuori dal comune, si è scagliato contro la ragazza ferita picchiandola e urlandole contro frasi irripetibili, senza nemmeno degnare di una sguardo la sorella morta.
Poi si è allontanato come se nulla fosse accaduto.
Sul posto sono arrivati i soccorsi e i carabinieri. La ragazza ferita è stata trasportata alla clinica villa dei Fiori di Acerra.
Antonio senza scomporsi ha confessato e anche in questo caso utilizzando parole irripetibili verso le due ragazze “colpevoli” di voler vivere la loro vita, il loro amore e la loro felicità in una città difficile.(Cronache della Campania)
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