Quando si potrà viaggiare di nuovo? Forse rispondere a questa domanda potrebbe essere molto difficile. A Marzo 2021 siamo in una nuova ondata di contagi in Italia e nel mondo. Abbiamo visto chiudere e richiudere i confini regionali e anche internazionali dei diversi Paesi. La situazione è però in continua evoluzione.
Ovviamente per restare informati è sempre meglio monitorare il sito dell’Unità di Crisi della Farnesina o quello dell'International Air travel Association.
Viaggiare tra rosso e arancione
Da lunedì 15 marzo 2021 in base alle Ordinanze del Ministero della Salute sono:
nell’area arancione: Abruzzo, Basilicata, Liguria, Molise, Sicilia, Sardegna, Umbria, Provincia Autonoma di Bolzano;
nell’area rossa: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Provincia Autonoma di Trento.
Il 3, 4 e 5 aprile 2021, su tutto il territorio nazionale si applicano le restrizioni previste per le zone rosse, come previsto. In generale, vengono vietati gli spostamenti tra una regione e l’altra e il coprifuoco resta in vigore, con divieto di spostamento dalle 22 alle 5.
Ma al di fuori dei nostri confini come sono le condizioni? Di seguito trovate le risposte alle domande più comuni che i viaggiatori si pongono rispetto al viaggio in questo periodo.
Quando si viaggerà in Europa?
Tecnicamente questo è possibile dal 15 giugno 2020. Data in cui i Paesi europei hanno riaperto i confini (interni) e ripristinato la libera circolazione nell’area Schengen.
La gestione delle frontiere è però di competenza di ciascun Paese. Questo significa che, nonostante le raccomandazioni del Consiglio UE, alcuni Paesi hanno deciso autonomamente a chi riaprire e a chi no. L’Italia è tra questi? certo che si.
E' possibile viaggiare in Europa
E' certo che coloro che si recano in Europa (Paesi dell’elenco C disponibili sul sito della Farnesina) o che vi transitano, oltre a compilare un’autodichiarazione, devono obbligatoriamente sottoporsi a test molecolare. Prima della partenza può trattarsi anche del test antigenico, entrambi effettuati a mezzo di tampone e risultato negativo.
Così come l'Italia anche altri Paesi stanno mettendo in atto misure drastiche e restrittive per contenere l'aumento dei contagi.
La lista dei paesi più quotati
Francia: Non è più in vigore il lockdown, ma un coprifuoco: dalle 19.00 alle 6.00. Inoltre, a partire dalle 00.01 del 20 marzo 2021 e per almeno 4 settimane, nei dipartimenti di Aisne, Alpes-Maritimes, Essonne, Eure, Hauts-de-Seine, Nord, Oise, Paris, Pas-de-Calais, Seine-et-Marne, Seine-Saint-Denis, Seine-Maritime, Somme, Val-de-Marne, Val-d’Oise, Yvelines sono in vigore ulteriori misure restrittive.
Tra i divieti c'è lo spostamento oltre il raggio di 10 km da casa e fra le regioni senza motivazione e la chiusura di negozi ed esercizi non di prima necessità.
Sconsigliati fortemente gli ingressi da Paesi UE e in ogni caso richiedono l’esibizione di un TEST MOLECOLARE (PCR) DA EFFETTUARE NELLE 72 ORE PRECEDENTI LA PARTENZA PER LA FRANCIA. Il test antigenico non è accettato.
Germania: a partire dal 2 novembre 2020 sono vietati i pernottamenti per turismo in Germania. Il Ministero della Salute ha optato per controlli sanitari obbligatori per tutti coloro che abbiano soggiornato nei 10 giorni precedenti l’ingresso in Germania. In una delle aree considerate “a rischio”, tra cui l'Italia.
Gran Bretagna: a tutti viaggiatori in arrivo nel Regno Unito viene richiesto di compilare modulo online prima dell’arrivo ai controlli di frontiera. Qui si chiede un indirizzo specifico e un numero di telefono al quale i viaggiatori possano essere contattati. Tra le norme c'è quella di effettuare un isolamento cautelare di 5 o 10 giorni e di esibire all’imbarco l’esito negativo di un test effettuato nei 3 giorni precedenti la partenza.
Si può partire per il Regno Unito solo per comprovati motivi di lavoro, salute, studio, assoluta urgenza, rientro presso il domicilio, l’abitazione o la residenza.
Come comportarsi quando si torna dall'estero
E' ovvio che bisogna fare il tampone dopo un viaggio all’estero, al rientro in Italia. Il decreto ha stabilito che chi entra/rientra in Italia dall’estero anche dopo il semplice transito deve:
1) presentare un’attestazione di essersi sottoposto, nelle 72 ore prima dell’ingresso in Italia, a un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo;
in alternativa
2) sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine (ove possibile) o entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento.
Sottolineiamo che non tutti avranno la possibilità di sottoporsi al test in aeroporto poiché è possibile fare solo un certo numero di test al giorno e solo in determinate fasce orarie.
Chi non rientra nel test rapido in aeroporto dovrà rivolgersi OBBLIGATORIAMENTE alle strutture sanitarie locali.
Viaggiare fuori dall'UE
Dal 7 agosto del 2020 si sono aperte le frontiere di alcuni Paesi extra-europei, anche per i turisti.
Questi Paesi sono: Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Tailandia, nonché gli ulteriori Stati e territori a basso rischio epidemiologico. Chi rientra in Italia da queste nazioni però, deve sottoporsi a isolamento fiduciario (quarantena di 14 giorni) e sorveglianza sanitaria. C'è l’obbligo di compilare l’autodichiarazione.
Per viaggiare verso la propria destinazione finale in Italia inoltre può farlo solo con mezzo privato (è consentito solo il transito aeroportuale, senza uscire dell’aerostazione).
Per i paesi extraUe gli spostamenti rimangono consentiti solo in presenza di precise motivazioni, quali: lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Al momento non sono quindi consentiti spostamenti per turismo.
Bisogna fare la quarantena di ritorno dall’estero?
La quarantena è d’obbligo di ritorno dai Paesi Extra-europei (con alcune eccezioni, vedi il Regno Unito): tutti i viaggiatori che rientrano in Italia sono sottoposti a isolamento fiduciario obbligatorio di 14 giorni e a sorveglianza sanitaria. (
SkySkanner)
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