Francesca Deidda, omicidio premeditato: il marito voleva i soldi dell'assicurazione
L'ipotesi degli investigatori prende sempre più quota: «Igor Sollai l'ha uccisa per 100mila euro»
Le indagini sul tragico omicidio di Francesca Deidda, avvenuto il 10 maggio scorso, stanno facendo emergere dettagli inquietanti e una crescente evidenza di premeditazione.
Il corpo della 42enne è stato rinvenuto all'interno di un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, nel Cagliaritano, nelle vicinanze della ex Orientale Sarda. Il marito di Francesca, Igor Sollai, 43 anni, è attualmente in carcere con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Il Ritrovamento e le Indagini Iniziali
Francesca Deidda era scomparsa nel maggio 2024, e le ricerche per trovarla si sono concluse tragicamente con il ritrovamento del suo corpo. A seguito di un sopralluogo nella casa della coppia a San Sperate, gli investigatori hanno notato alcuni elementi che hanno destato sospetti. Secondo quanto riportato dall'Unione Sarda, alcune piante e vasi ritrovati nel luogo del ritrovamento del corpo sarebbero stati acquistati a Elmas, pochi giorni prima della scomparsa di Francesca, utilizzando la carta di credito di Igor Sollai.
La Preoccupante Premeditazione
Le indagini si sono intensificate, e le autorità stanno esaminando il computer e il telefonino di Sollai. Questi dispositivi potrebbero contenere prove significative, poiché gli inquirenti credono che l’omicidio sia stato pianificato con attenzione. Si ipotizza che Igor Sollai abbia effettuato ricerche online riguardanti metodi di avvelenamento, in particolare sull’uso del cianuro, prima di colpire la moglie a martellate mentre si trovava sul divano di casa.
Il Movente Economico
Il movente dell’omicidio sembra essere di natura economica, con l'assicurazione sulla vita della moglie che gioca un ruolo cruciale. La coppia aveva sottoscritto una polizza reciproca anni prima, del valore di ben 100mila euro. Oltre a questo, la piena proprietà della casa coniugale rappresenta un ulteriore incentivo per Igor Sollai. Le indagini dei Ris dei carabinieri hanno convinto il pubblico ministero a contestare a Sollai l'aggravante della premeditazione e dei motivi futili e abbietti, consolidando così il quadro accusatorio contro di lui.
Il caso di Francesca Deidda rappresenta un tragico esempio di come gli interessi economici possano portare a conseguenze devastanti. Con l'indagine in corso e le prove che emergono costantemente, la giustizia dovrà ora affrontare una serie di interrogativi non solo sull’omicidio in sé, ma anche sull’impatto che tali atti hanno sulle famiglie e sulle comunità. La società deve interrogarsi su come prevenire simili tragedie e proteggere le vittime di potenziali abusi all'interno delle relazioni.