E’ stato prorogato dal sindaco di Capri (Napoli, in Campania), Marino Lembo, l’obbligo di indossare la mascherina nelle zone centrali di Capri fino al 15 ottobre. La proroga dell’obbligo è prevista da un’ordinanza firmata oggi da Lembo. Vi sono indicate le strade e le piazze nelle quali “chiunque transiti e frequenti le aree pubblico o aperte al pubblico” dovrà indossare il dispositivo di prevenzione individuale. La misura è stata presa alla luce dell’aumento di casi di positività sull’isola di Capri. Sono attualmente 38 i positivi, 27 nel comune di Capri e 11 ad Anacapri.
Nell’ordinanza si fa inoltre riferimento all’afflusso turistico “ancora consistente, che provoca inevitabili assembramenti con impossibilità di mantenere il distanziamento. In particolare nelle zone limitrofe all’area portuale e nelle zone del territorio caratterizzate da stradine di ridotte dimensioni”.
Considerate “le ridotte risorse umane sul territorio e, in particolare, l’attuale dotazione organica del Corpo di Polizia municipale del Comune di Capri”, la presenza sull’isola “di un presidio ospedaliero di piccole dimensioni” e “le oggettive difficoltà dei trasporti marittimi da e verso l’isola”, si è quindi deciso di prorogare l’obbligo di utilizzare la mascherina fino alla data del 15 ottobre 2020.
Chiude un’altra scuola in Campania: docente risultata positiva. Tamponi a tappeto, scatta l’allerta
È arrivato il primo caso di insegnante positiva al Coronavirus nel Vesuviano. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Cercola, in Campania, Vincenzo Fiengo, che ha informato i cittadini dopo che si erano sparse le voci. Si tratta di un’insegnante che ha contratto il Coronavirus già prima dell’apertura del plesso, dove però come in tutte gli altri istituti si stava riorganizzando la ripartenza prevista per il 24 settembre. La donna è risultata prima positiva al kit rapido e poi al successivo tampone: per fortuna è asintomatica, ma adesso la scuola è stata chiusa.
Sanificazione e tamponi per tutti
Adesso si provvederà con la sanificazione del plesso e con i tamponi a preside, corpo insegnanti e personale Ata. Insomma, le lezioni rischiano di non ripartire in presenza viste le due settimane di isolamento previste in casi simili. Nel video diffuso sui social network il sindaco Fiengo ha fatto sapere che la docente sta bene e che non c'è il ricovero.
«Ho disposto con il personale della Asl che i tamponi vengano effettuati al più presto per poter consentire la riapertura della scuola in sicurezza e tranquillizzare i genitori che a seguito della notizia di una docente positiva, mi hanno contattato. Comprendo la preoccupazione di tutti – spiega infine – ma stiamo lavorando con la Asl minuziosamente e senza sosta, tant’è che la scoperta della docente positiva è avvenuta grazie al monitoraggio di prevenzione».
Scuola, troppi casi di Covid In Campania e slitta ancora la riapertura
Come è ormai noto, le scuole riapriranno in ritardo rispetto al resto del Paese. Mentre in Italia gli studenti sono tornati in classe già lo scorso 14 settembre, in Campania gli istituti scolastici riapriranno le loro porte soltanto il 24 settembre.
Nella provincia di Napoli un’amministrazione comunale ha deciso di ritardare ulteriormente la riapertura delle scuole. A Castellammare di Stabia, infatti, gli studenti ritorneranno tra i banchi soltanto il 1° ottobre. La decisione è del sindaco Gaetano Cimmino soltanto qualche giorno fa, ad esempio, in una giornata si erano registrati 11 nuovi casi, tra cui anche due bambini. Il sindaco Cimmino ha voluto spiegare la sua decisione con un lungo post su Facebook. Al quale ha allegato anche l’ordinanza firmata di suo pugno con la quale dispone la riapertura delle scuole di Castellammare il 1° ottobre:
La prima campanella nelle scuole di Castellammare di Stabia suonerà il 1 ottobre
Ho firmato poco fa l’ordinanza per posticipare di una settimana l’inizio delle attività didattiche. Questo a seguito dell’evolversi della situazione epidemiologica e dell’impennata dei contagi da Covid-19. Allo scopo di consentire l’avvio delle lezioni in assoluta sicurezza con un’organizzazione logistica accurata in ogni minimo dettaglio.
Ho recepito, in tal senso, le istanze dei dirigenti scolastici, che hanno espresso unanimemente il desiderio di rinviare l’inizio delle lezioni. Questo per assicurare una maggiore sanificazione e igienizzazione dei locali. Soprattutto in virtù della tornata elettorale che fino al 21 settembre coinvolgerà gli edifici scolastici per le votazioni. Il recente cambio di passo del virus, d’altra parte, non è da sottovalutare. Ed è una mia assoluta priorità garantire la tutela della salute di tutti i cittadini, degli studenti e di tutto il personale scolastico che si appresta ad iniziare le attività didattiche in questo momento così delicato per tutto il Paese. (Fanpage)
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