Roberto Comelli
Roberto Comelli

La notte di Capodanno si è trasformata in tragedia a Provaglio d'Iseo, in provincia di Brescia. Roberto Comelli, 42 anni, è morto dopo essere stato accoltellato durante una lite per entrare a una festa privata. Un giovane di 19 anni ha confessato di essere il responsabile dell’omicidio, dichiarando di aver agito per paura. La confessione è arrivata nelle prime ore del mattino, aggiungendo dettagli agghiaccianti a una vicenda che ha scosso l'intera comunità.

La dinamica dell'omicidio

Roberto Comelli, noto nella zona per alcuni precedenti penali e il carattere turbolento, è stato ucciso con una coltellata al petto. La vittima aveva insistito per entrare a una festa privata organizzata in una sala civica affittata da un gruppo di giovani per celebrare il nuovo anno. Secondo le ricostruzioni, Comelli, probabilmente sotto l'effetto dell'alcol, era già stato respinto più volte dai partecipanti alla festa, che lo consideravano molesto.

La situazione è degenerata attorno alle 4 del mattino. Dopo essere stato respinto nuovamente, Comelli ha iniziato una lite accesa con alcuni invitati. Durante lo scontro, il 19enne ha afferrato un coltello da cucina usato per preparare il cibo e ha colpito la vittima con un unico fendente al petto. Comelli ha tentato di allontanarsi, trascinandosi per circa cento metri, ma si è accasciato a terra, perdendo la vita poco dopo.

Il ritrovamento e le indagini

L'arma del delitto, un coltello lungo circa trenta centimetri, è stata ritrovata accanto al corpo senza vita di Comelli. I carabinieri, intervenuti sul posto poco dopo le 4, hanno immediatamente avviato le indagini, coordinati dalla sostituta procuratrice Laura Matrone. Le testimonianze raccolte dai partecipanti alla festa e dai residenti vicini alla sala civica hanno permesso di ricostruire i momenti salienti della tragedia.

Alcuni testimoni hanno riferito che la situazione era tranquilla fino alle 2:30 del mattino, ma si è aggravata rapidamente quando Comelli si è ripresentato alla festa. Nonostante i dubbi sul tempo trascorso prima dell'allarme, le dichiarazioni dei presenti sono state fondamentali per identificare il responsabile.

La confessione del 19enne

Il giovane, originario di Prevalle, ha confessato l’omicidio durante un lungo interrogatorio condotto nella notte. Ha dichiarato di essersi sentito minacciato e impaurito dall'atteggiamento di Comelli, già molesto in precedenza. Il 19enne ha affermato che, al momento dell’aggressione, temeva per la propria sicurezza e ha agito in preda al panico.

Secondo la sua versione, non ci sarebbe stato alcun contatto fisico tra lui e la vittima prima del colpo fatale. L’omicida è stato trasferito nel carcere di Bergamo per ragioni logistiche e rimane in stato di fermo in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.

Una comunità sotto choc

La tragica morte di Roberto Comelli ha lasciato un profondo senso di sgomento nella comunità di Provaglio d'Iseo e dintorni. Le autorità locali stanno lavorando per fare piena luce sulla vicenda, mentre il dramma di Capodanno diventa un doloroso monito sulle conseguenze della violenza. La vicenda solleva interrogativi sulla gestione delle feste private e sulla sicurezza durante eventi pubblici e privati, specialmente in momenti di grande affluenza e tensione come il Capodanno.

La comunità si stringe attorno al dolore dei familiari di Roberto Comelli, mentre il percorso giudiziario per il giovane responsabile è solo agli inizi. Le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio di una notte che doveva essere di festa e che invece si è trasformata in un incubo.

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