Variante Delta in Italia. Covid, poco meno di 1400 contagi e 7 morti nelle ultime 24 ore. Il tasso di positività aumenta leggermente, attestandosi allo 0,97%. Restano stabili le terapie intensive: oggi il saldo tra nuovi ingressi e posti liberati è pari a zero
Variante Delta - Lieve risalita dei contagi da coronavirus in Italia
Il tasso di positività torna all'1%, a fronte di 1.391 casi su 143.332 tamponi. Sette i decessi in 24 ore. Calano i ricoveri ordinari (-13), stabili le terapie intensive. Complici feste e vacanze, si diffonde la variante Delta.
L'Iss fa sapere che, nella maggior parte dei casi, le infezioni riguardano persone non vaccinate. Il 43% degli italiani sopra i 12 anni è immunizzato. Il ministero della Salute smentisce la riunione per ridefinire i parametri di rischio delle Regioni.
Tavolo tecnico
Si riunirà oggi il tavolo tecnico del ministero della Salute per la definizione dei parametri che stabiliranno i colori delle Regioni rispetto ai rischi alla luce della variante Delta. Tra le proposte c'è quella della definizione di un numero minimo di tamponi settimanali: per la zona bianca potrebbero essere richiesti almeno 150 ogni 100mila abitanti.
Variante Delta - Rt ospedaliero
Altre ipotesi, che dovranno essere vagliate dagli esperti, riguardano il cosiddetto Rt ospedaliero, vale a dire il tasso occupazione dei posti letto: al momento la soglia minima di rischio e' uguale o inferiore al 40% per i posti letto in area medica e al 30% per la terapia intensiva, ma potrebbe passare rispettivamente al 30% e al 20%. Questo parametro non e' finora contemplato in zona bianca ma viene attualmente valutato a partire dalla zona gialla.
Rt sintomatico
Oltre alle previsioni sull'occupazione ospedaliera, ci sono altri nodi da sciogliere che riguardano l'incidenza dei contagi (il cosiddetto "Rt sintomatico"), finora indicatore determinante per il passaggio di colore tra le varie Regioni: la regola in vigore da metà maggio prevede che con l'incidenza inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive si va in zona bianca. La domanda che alcuni esperti si pongono è come quest'ultimo indicatore vada ad interferire nelle prossime settimane con gli altri parametri.
Resta fermo il punto secondo cui la permanenza della Regione in una fascia di rischio più alta non debba essere inferiore a due settimane, anche se i parametri dovessero rientrare al di sotto dei valori soglia.
Rischio zona gialla per alcune Regioni
Le questioni non saranno risolte subito, ma appare chiaro che se dovesse esserci un testo definitivo nelle prossime settimane, questo costituirà la base per un provvedimento o un atto formale.
Il lavoro dei tecnici non interferirà al momento con le valutazioni del prossimo monitoraggio della cabina di regia di venerdì prossimo. Ma se la curva dei contagi dovesse continuare a risalire alimentando i numeri dell'incidenza, nelle prossime settimane, verso agosto, alcune Regioni potrebbero rischiare di finire in zona gialla.
Per scongiurare il rischio di chiusure in piena estate, da tempo alcuni governatori chiedono di prendere in considerazione, come parametro determinante, l'attuale Rt ospedaliero, con le strutture sanitarie alleggerite per il calo dei casi gravi e l'avanzare delle vaccinazioni: in tutta Italia al momento ci sono 161 persone in terapia intensiva, con soli 6 ingressi nelle ultime 24 ore, e 1.134 ricoverati nei reparti ordinari, in calo di 13 unità rispetto al giorno precedente. (Tgcom24)
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