De Luca sa bene che la situazione in
Campania non è delle migliori e sta cercando di mantenere alta la concentrazione sul da farsi per tutelare le famiglie. La corsa a Roma per richiedere cento terapie intensive in più e un piano B al governo ne è la dimostrazione.
De Luca, anche oggi oltre 700 positivi
Il 90-90% asintomatici, ma se si alza eta' media aspettiamo ricoveri. "Abbiamo molti asintomatici, tra gli oltre 700 positivi che avremo anche oggi, il 90-95% e' asintomatico". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, anticipando l'alto numero di positivi al covid19 che verra' annunciato anche oggi.
"Queste persone vanno collocate - ha detto - in isolamento domiciliare e non vanno in ospedale. Pero' se si alza l'eta' media dei contagi dobbiamo aspettarci anche ricoveri ulteriori, con due novita' che non avevamo 6 mesi fa, l'apertura delle scuole e la stagione dell'epidemia influenzale".
Non si esclude la chiusura della Campania
"Oggi la situazione e' sotto controllo. Dobbiamo prepararci in anticipo per gli interventi che probabilmente saranno necessari da qui a un mese un mese e mezzo". Cosi' Vincenzo De Luca, governatore della CAMPANIA, intervenendo a margine dell'assemblea di Anita in corso a Napoli.
Il governatore non esclude la possibilita', nelle prossime settimane, di chiedere al governo la chiusura della CAMPANIA. "Si prenderanno tutte le decisioni necessarie.
Non le decisioni piu' comode, ma quelle piu' necessarie - avverte - per tutelare la sicurezza delle nostre famiglie". "Per adesso - continua De Luca - abbiamo una situazione che mi pare sotto controllo. Tutto dipende dall'evoluzione del contagio".
Nel frattempo sindaco di Napoli alza la voce
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, non ci sta più ed alza la voce sul caos dei dati del virus e le comunicazioni non avvenute. Senza contare la cosiddetta “legge bavaglio” dello sceriffo poi a quanto pare ritirata.
De Magistris all’attacco
E così questa mattina ha inviato stamani al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, una lettera incentrata sulla situazione Covid in Citta’.
Dopo aver ricordato in premessa che “nel mio ruolo di Sindaco di Napoli, rappresento – come e’ bene a Sua conoscenza – la massima autorita’ sanitaria della nostra Citta’ ed, in tal senso, Le scrivo in merito alla celere ripresa dei contagi che riguarda la pandemia da Covid-19”.
Il primo cittadino cosi’ prosegue:
“Affermo, a tal proposito, che ritengo necessario, urgente ed indispensabile che tutti i dati, sull’andamento del virus, mi siano comunicati costantemente ed in modo dettagliato, perche’ rappresentano lo strumento principale che consente di poter analizzare il contagio sul territorio ed, in particolare, la sua diffusione all’interno di ogni Municipalita’. Non solo, ma anche la relativa recrudescenza e penetrazione nel territorio e tra la comunita’ della Citta’ Metropolitana – parte molto rilevante della Regione Campania – di cui, ricordo, sono il Sindaco”. (ITALPRESS)
Torna poi anche sul “bavaglio ai medici e alla stampa”
”L’inibizione ha un mandante politico molto preciso e credo che sia inaudito. Forse nemmeno nella Romania di Ceausescu si poteva ipotizzare nulla di piu’ indegno”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a Radio Crc in relazione al provvedimento con cui soltanto l’Unita’ di crisi regionale e’ demandata a fornire i dati epidemiologici.
”Io ho sempre detto alcune cose che non mi convincevano sulla politica sanitaria di de Luca – ha aggiunto – ed evidentemente adesso sta venendo fuori la verita’ che fa male soprattutto per chi ha costruito un consenso politico sulla pandemia.
Un simile provvedimento e’ grave in generale e lo e’ soprattutto di questi tempi che perche’ se si vieta ai direttori di presidi ospedalieri, ai medici, agli infettivologi di parlare e poi a parlare sono quelli che ho ascoltato l’altro giorni in Comitato per l’Ordine e la sicurezza che si meravigliano del fatto che non arrivava l’Asl per tracciare i contatti dei positivi, allora ci dobbiamo affidare al segno della croce”, ha concluso. (ANSA)
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