Napoli. L’annuncio qualche giorno fa attraverso un
Tweet di
Ettore Rosato, coordinatore nazionale di
Italia Viva, poi la conferma dello stesso deputato
Gennaro Migliore, ex sottosegretario alla Giustizia.
Napoli potrebbe quindi ripartire da lui, un passato importante tra le file di
Rifondazione Comunista, fino a giungere poi nel 2019 a lasciare il
Pd per approdare alla corte di
Matteo Renzi.
Oggi, grazie appunto a Italia Viva che lo indica come l’uomo giusto per Napoli, Migliore è pronto a scendere in campo, seppur al momento solo per le primarie, per far rinascere la sua terra, la sua città, la sua Napoli.
Se ne parlava da tempo, finalmente arriva l’annuncio di concorrere per un eventuale poltrona a palazzo San Giacomo…
“La decisione riguarda la mia disponibilità a correre alle primarie. In tanti mi hanno chiesto di candidarmi. Ciò che mi interessa è riuscire a mettere in atto una proposta unitaria che consenta a tutte le forze di dare un contributo adeguato alla città di Napoli e a mettere in campo le migliori risorse. Io sono molto pragmatico, vorrei una coalizione che veda tutto il centro sinistra unito. Sono un politico del centro sinistra da sempre e credo che sia giunto il tempo di dare a questa città ciò che merita, visto che al momento non c’è ancora un programma, credo che le primarie possano essere molto utili, in tal senso, per confrontarsi ed avere poi una linea da seguire”
Napoli, è senza alcun dubbio una città difficile da “gestire”, mi permetta il termine, quale la sua ricetta o se esiste una ricetta secondo Lei?
“Innanzitutto dobbiamo prendere atto del fatto che Napoli non è una città autonoma ma è insita in un sistema istituzionale, quindi bisogna assolutamente riprendere piena collaborazione tra il Comune e la Regione Campania.
Seconda cosa importante e da non sottovalutare è la possibilità di poter accedere al Recovery found che può ridare a questa città quel qualcosa in più che in questi anni non c'è stato ed ora bisogna assolutamente evitare che sia un ulteriore occasione persa a causa della mal gestione e della demagogia di De Magistris. Questa città in mano a lui è divenuta un buco, da Piazza Vittoria al Bilancio.
Terza cosa che occorre è ripristinare un certo rapporto con la popolazione e dare più attenzione a chi vive a Napoli. Bisogna tenere insieme i grandi progetti e mi riferisco agli investitori pubblici e privati. Nonché riattivare un sistema di assistenza sociale e rafforzamento di tutte le forze e recuperare quell’abbandono della popolazione anche scolastica. La politica in questi ultimi anni si è occupata poco di ciò e questo ha prodotto insicurezza”.
Ha puntato il dito su vari aspetti e tra questi risalta la poca collaborazione tra il Comune e la Regione. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una sorta di duelli e bracci di ferro, scontri a volte anche poco eleganti, tra il sindaco De Magistris e il presidente campano De Luca.
Una pagina non bella, di quella che personalmente definirei una “politica gossippara” che certo non fa bene ne alla città di Napoli, né alla Regione, meno che mai alla popolazione...
“Indubbiamente non è stato un bel scenario, ma per quanto mi riguarda si tratterebbe di lavorare per lo stesso obiettivo. Io sono già un alleato di De Luca e cercherò di dare il mio contributo. I litigi non dovrebbero proprio nemmeno incominciare. Si rischia così anche di perdere treni importanti che potrebbero dare a tutti una possibilità in più, un benessere”.
Diversi, a quanto pare i pretendenti alla poltrona, dalla Clemente a Maresca fino a Bassolino che torna alla carica…
“Mi piace il termine “carica”. Io ho un grande affetto per Antonio, è una persona che stimo tantissimo ma oggi ci dovrebbe essere una stagione dove sia possibile ripartire e ricominciare d’accapo. Qualcosa che apra una pagina nuova, non capisco perché non si possa guardare al futuro e si debba invece ipotizzare sempre e solo un ritorno, passi all’indietro.
Per quanto concerne la Clemente, essendo stata componente di un’amministrazione disastrosa, dovrebbe a mio parere spiegare innanzitutto i motivi di questa cattiva gestione, prima di proporsi come eventuale nuovo elemento di riferimento. Maresca è un magistrato che in pratica sta facendo campagna elettorale, ma non dice pubblicamente che si è candidato”.
Di questi elencati, mi permetta sempre il termine, “teme” qualcuno?
“Io spero solo che ci sia un valido concorrente col quale potermi confrontarmi, il meccanismo delle primarie è questo. Non temo sinceramente nessuno perché credo che sia importante mettersi in gioco attraverso un sistema di alleanze competitive. E poi non parlo male dei miei possibili competitor”.
Caos vaccini, da Astrazeneca a Johson & Johson…
“Il problema è all’origine della fornitura dei vaccini dalle aziende farmaceutiche. Io considero fondamentale seguire le indicazioni delle agenzie del farmaco. Sia Astrazeneca che Johson & Johnson hanno adoperato con estrema tutela e precauzione.
Astrazeneca ha vaccinato milioni di inglesi, Johnson & Johnson milioni di americani. Credo che ci si debba vaccinare punto e basta. Prima lo si fa, prima riprenderemo una vita quanto più similare a quella che conducevamo prima della pandemia”.
A proposito di vita normale, sul tavolo le riaperture: c’è chi sostiene che il 3 maggio sarà il giorno decisivo
“Io mi fido del mio governo, quel governo che ho contribuito ad insediare come Italia Viva. Tutti i settori sono per me sullo stesso livello, tutti hanno diritto a riaprire, ma bisogna tener conto dei dati, onestamente che ciascuno si metta a fare il lavoro del Cts, lo trovo inopportuno”.
Lo sceriffo De Luca contro il generale Figliuolo… Le isole Covid Free e mi consenta un termine puramente nostrano, un’ “ammuina” che forse non serve a nessuno…
“De Luca sta in linea con il piano. Ha rispettato i fragili, i settantenni, tutte le fasce più a rischio. Non credo che si possa dire che è fuori dal piano nazionale. A mio parere sta solo indicando una strada”.
La Scuola a Napoli e in Campania, tra ordinanze sindacali, regionali e nazionali. Si è riaperto e tornano i casi tra i banchi…
“Bisogna fare di tutto per aprire la scuola, a mio parere c’è bisogno di trasporti più sicuri e test rapidi, e soprattutto completare il prima possibile la vaccinazione, spiegando agli insegnati che è un vaccino che funziona, anche mia moglie si è vaccinata con Astrazeneca. Bisogna seguire le indicazioni e provare a ripartire da qui, solo il vaccino può aiutarci”.
Altro tema delicato quello dei Sostegni, tante le manifestazioni e le richieste da Nord a Sud e ovviamente tutti concentratisi poi a Roma, dove si è assistito anche a delle scene poco eleganti…
“I Sostegni stanno per arrivare con il nuovo bilancio. E’ chiaro che sarà importante che queste risorse vengano destinate equamente in modo da sostenere tutti coloro che ne hanno veramnete bisogno. Inevitabilmente c’è sempre qualcuno che esaspera certe situazioni e non credo che sia giusto, in un momento così particolare”.
Dopo un anno di pandemia, siamo ancora fermi a lockdown e mascherine...
"La soluzione è il vaccino, bisogna vaccinarsi. Questo ci darà la possibilità di tornare ad una vita se non come prima, ma più o meno normale”
Le riformulo la domanda iniziale inerente alla sua Napoli: quale la ricetta per ridare “vigore” alla città? Cosa propone?
“Per quello che compete la politica è cercare sicuramente di rendere più semplice la vita ai cittadini. La città ha una grandissima capacità sia in termini di resilienza che di ripartenza. Ciascuno deve essere partecipe. Il fattore fondamentale è da cercarsi per quanto mi concerne in una politica che sia umile e seria. Poi si può pensare a tutti gli altri fattori positivi che possono concorrere”.
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