Covid, De Magistris: mi indigna esclusi da tavoli dove si decide Napoli e la sua area metropolitana ospitano 56% popolazione Campania

"I dati non arrivano e non possono essere sostituiti dalle parole su Facebook senza contraddittorio di de Luca. Noi continuiamo a esprimere profonda insoddisfazione e indignazione. Perché non partecipiamo ai tavoli in cui si prendono le decisioni più importanti, perché Napoli e la sua area metropolitana costituiscono il 56% della popolazione campana". Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commenta l'emergenza coronavirus in Campania. Per il primo cittadino è preoccupante che "i dati non arrivano a noi, e senza questi non possiamo costruire un nostro contributo di concretezza. Noi ad esempio potremmo prendere della iniziative molto efficaci sulla prevenzione e il contenimento anche azioni restringenti in presenza di focolai. Ma se non ci vengono forniti dati, e questo sarebbe grave e non voglio nemmeno prenderlo in considerazione". "Se dopo tanti mesi non si è in grado di rafforzare i laboratori che fanno tamponi, non si rafforzano le risorse umane per la mappatura epidemiologica, le lunghe attese per i tamponi e non di seguono più i contatti diretti tutto questo ci preoccupa. L'effetto collaterale di questa inadeguatezza è che si arriva a misure estreme scaricando su cittadino. - conclude de Magistris - È un modo di governare che non ci vede d'accordo. Noi vorremmo più cooperazione tra regione e comune e città metropolitana". (Ask a News)

De Luca vuole chiudere ma il sindaco di Napoli non ci sta: “Lockdown in Campania è impensabile”

L’ultima ordinanza del presidente della Regione Campania Vincenzo DE Luca “ha creato molti problemi perché in meno di 24 ore ha imposto delle restrizioni che hanno creato estreme difficoltà a migliaia di operatori economici e di cittadini. E non c’era ragione per arrivare a un provvedimento di quel tipo”. La pensa così il sindaco di Napoli Luigi DE Magistris. Secondo questo: “bisogna lavorare di più in sinergia tra le istituzioni, bisogna lavorare perché ci siamo rigore e responsabilità ma anche fiducia e continuare la vita in momenti così difficili. Invece mi pare che sta riprendendo a prevalere un atteggiamento minatorio, propagandistico, allarmistico e terroristico del chiudere tutto, quando tutti sappiamo che un lockdown in Campania sarebbe una decisione impensabile e, prima di annunciarla, si dovrebbero mettere in campo tutta una serie di azioni”. DE Magistris sottolinea come “io continui a non avere risposta invece sull’ordinanza che ci aspettavamo, cioè sulla tutela della salute. Più posti letto, più tamponi, più test, più rete di protezione territoriale, più medici infermieri e ambulatori. Tutto questo dalle notizie che ho io non c’è. Credo che queste erano le ordinanze che tanti campani e napoletani aspettano e che io per primo mi sarei aspettato, e che avrei applaudito e sottolineato”. (Zca/Adnkronos) Leggi anche Nuova ordinanza in Campania, c'è la firma di De Luca. Ecco tutte le nuove disposizioni Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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