STUPRO CAIVANO. Nell'ambito dell'inchiesta sugli orribili stupri avvenuti a Caivano, un passo cruciale è in procinto di essere compiuto con l'incidente probatorio, durante il quale le due vittime racconteranno gli atroci momenti delle violenze subite.

Queste testimonianze saranno rese davanti alle parti coinvolte e agli assistenti sociali che stanno seguendo il caso. L'incidente probatorio è condotto in un ambiente protetto creato appositamente per garantire la sicurezza delle vittime e facilitare una testimonianza completa, nonostante la delicatezza e la sofferenza dell'argomento.

Attualmente, le vittime sono ospitate in una comunità protetta, lontane dal luogo in cui si sono verificati gli abusi e al sicuro da eventuali tentativi di influenzare le loro testimonianze.

Nel frattempo, le misure stabilite dal tribunale dei Minorenni di Napoli rimangono invariate, compreso l'allontanamento dei due fratelli minori di una delle due vittime. Secondo il giudice, i genitori non sono in grado di prendersi cura dei loro figli, una situazione resa ancora più complessa dall'indagine in corso. Respinta anche la richiesta di consentire almeno un minimo di contatti con i genitori.

Gli avvocati Angelo Pisani e Antonella Esposito

Difensori della madre di una delle vittime, hanno commentato questa decisione affermando: "Al trauma si aggiunge anche la beffa. Qualche giorno fa il giudice, confermando il trasferimento dei due figli minori in due diverse case famiglia, ha anche negato i contatti con tutti e tre, senza tener conto dei traumi che ne possono derivare e senza tutelare l'amore della madre per i suoi figli, che è anche lei una vittima".

Uno dei ragazzi collocato nella stessa struttura in cui si trova la sorellina vittima di abusi, mentre l'altro è stato trasferito in un'altra comunità.

Gli avvocati Pisani ed Esposito hanno ribadito il loro impegno per porre rimedio a questa ingiustizia e hanno sottolineato che le istituzioni hanno ignorato la loro richiesta iniziale di assistere la famiglia a lasciare definitivamente Caivano.

Stupro Caivano, la situazione

La situazione attuale impedisce anche ai ragazzi di comunicare con la madre, che è anch'essa una vittima del sistema. I ragazzi sono considerati solo come documenti, senza tener conto delle loro esigenze affettive, dei loro valori e, soprattutto, dell'amore materno che li circonda. La madre, che ha denunciato e fuggito da Caivano con i suoi figli, è ora privata della possibilità di comunicare con loro.

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