Joe Biden grazia il figlio Hunter: la decisione divide l'opinione pubblica
Il presidente degli Stati Uniti ha concesso la grazia al figlio, coinvolto in due distinti procedimenti per possesso illegale di armi e evasione fiscale
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato di aver concesso la grazia al proprio figlio Hunter Biden, che era in attesa di sentenza in due procedimenti legali separati: uno per possesso illegale di un'arma e l'altro per evasione fiscale. In una dichiarazione rilasciata dalla Casa Bianca, Biden ha spiegato di aver preso questa decisione a seguito delle continue e ingiuste persecuzioni nei confronti di suo figlio. «Dal giorno in cui ho assunto l'incarico, ho detto che non avrei interferito con il processo decisionale del Dipartimento di Giustizia», ha dichiarato il presidente, ribadendo di aver mantenuto la parola anche di fronte agli attacchi verso Hunter. La grazia è stata subito accettata dal figlio, che aveva rischiato pene severe.
La persecuzione di Hunter
Biden ha definito gli attacchi contro Hunter come un tentativo mirato a distruggerlo, sottolineando come il figlio fosse sobrio da cinque anni e mezzo nonostante le difficoltà. Il presidente ha difeso la grazia, sostenendo che reati simili di solito non comportano pene severe, come nel caso del possesso di armi senza aggravanti o la mancata dichiarazione fiscale dovuta a dipendenze gravi, se successivamente risanate. «Hunter è stato trattato in modo diverso», ha aggiunto Biden, spiegando che la decisione di concedere la grazia non era più rinviabile.
I procedimenti giudiziari di Hunter Biden
La grazia si applica a entrambi i procedimenti legali in corso. Il primo riguarda il possesso illegale di un'arma in Delaware, per aver acquistato una pistola omettendo di dichiarare la sua dipendenza da stupefacenti. Il secondo caso riguarda l'evasione fiscale, con un ammontare di almeno 1,4 milioni di dollari di tasse non pagate tra il 2016 e il 2019. I fondi erano stati spesi in modo discutibile, tra cui per droga, escort, club privati, hotel di lusso e altre spese personali. In entrambi i casi, Hunter aveva ammesso le sue colpe, confidando in una riduzione della pena. La grazia, concessa dal padre, si estende però anche a un periodo antecedente agli eventi legali, risalendo al 2014.
Il rischio di carcere per Hunter
Se non fosse stata concessa la grazia, Hunter rischiava pene severe. In caso di condanna per evasione fiscale, avrebbe potuto affrontare fino a 17 anni di carcere, mentre per i tre reati federali, le pene complessive avrebbero potuto arrivare a 25 anni. Tuttavia, esperti legali ritenevano che le condanne effettive sarebbero state di gran lunga inferiori. L'hashtag "Good for Joe" è diventato virale sui social, esprimendo approvazione per la decisione del presidente. Al contrario, l'ex presidente Donald Trump ha polemicamente chiesto se la grazia includesse anche gli "ostaggi" del 6 gennaio 2021, in riferimento alle persone condannate per l'insurrezione che cercò di fermare la certificazione della vittoria di Biden.