La mamma di Emanuele accoltellato Uci Casoria
La mamma di Emanuele accoltellato Uci Casoria

Lo scorso sabato sera si è trasformato in un incubo per Emanuele e la sua famiglia, quando il giovane è stato accoltellato durante una serata di svago all’Uci Cinemas di Casoria. Emanuele, che si trovava lì con un gruppo di amici, è stato improvvisamente aggredito e colpito con un coltello al fegato. L'attacco ha provocato momenti di terrore tra i presenti, e ha gettato nello sconforto la famiglia del ragazzo.

Il giovane è stato immediatamente trasportato all'Ospedale del Mare, dove è attualmente ricoverato. Fortunatamente, nonostante la gravità della ferita, Emanuele non è in pericolo di vita, ma è in attesa di ulteriori controlli medici.

Il racconto della madre: l'incubo iniziato con una telefonata

La madre di Emanuele ha condiviso il suo dolore e la sua angoscia sui social media, raccontando i tragici momenti successivi all'aggressione. “Corri, tuo figlio è stato accoltellato”, così è iniziato l'incubo della famiglia, con una telefonata che nessun genitore vorrebbe mai ricevere. La madre ha descritto la difficoltà di raggiungere l'ospedale, paralizzata dalla paura e dall'incertezza su quanto accaduto.

Arrivata al pronto soccorso, ha trovato suo figlio in preda al dolore e i medici che la informavano della gravità della situazione. “In quel momento crollo, inizio a piangere, sono disperata perché la paura di perderlo è troppa”, ha scritto la donna nel suo post. Il marito, invece, è rimasto accanto a Emanuele, promettendo di non lasciarlo fino a quando non si fosse ristabilito.

Il supporto della famiglia e degli amici

Mentre Emanuele lotta per riprendersi, la sua famiglia vive momenti di forte angoscia. La madre ha raccontato di come l’intera famiglia sia ancora sotto shock: “Vedo i fratelli disperati in totale panico, amici preoccupati, innumerevoli messaggi di parenti e amici che dicono di pregare per noi”. La solidarietà e il sostegno che la famiglia ha ricevuto da conoscenti e persone care sono stati fondamentali in queste ore difficili, ma il dolore e la rabbia per quanto accaduto rimangono forti.

La richiesta di giustizia: “Questa cattiveria non deve restare impunita”

La madre di Emanuele ha anche espresso un desiderio chiaro: giustizia per suo figlio. L'aggressione è stata un atto di violenza gratuita e inspiegabile, che ha sconvolto non solo la vita del giovane, ma anche quella di tutta la sua famiglia. “La rabbia per ciò che è accaduto è tanta e il desiderio di giustizia è forte perché non deve rimanere impunita questa cattiveria”, ha scritto la madre nel suo post.

Le forze dell'ordine stanno indagando sull'accaduto per ricostruire i dettagli dell'aggressione e identificare il responsabile. La speranza della famiglia è che il colpevole venga presto individuato e che sia fatta giustizia per Emanuele, affinché nessun altro debba subire una tragedia simile.

Un lungo percorso verso la guarigione

Per Emanuele e la sua famiglia inizia ora un difficile percorso di recupero, sia fisico che emotivo. La ferita al fegato richiede tempo per guarire, ma il trauma psicologico di quanto accaduto potrebbe richiedere ancora più tempo per essere superato. Nonostante tutto, la famiglia rimane unita e determinata a sostenere Emanuele nella sua ripresa, sperando di rivedere presto nei suoi occhi la gioia di un tempo.

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