Nuovo bonus per le famiglie. Draghi chiude l'Italia ma procede con gli aiuti alle famiglie. La Commissione Lavoro del Senato ha approvato l’11 marzo 2021 il disegno di legge per l’introduzione dell’Assegno unico per i figli.
Perché il provvedimento divenga realtà manca solo l’ultima formalità, ovvero il passaggio e l’approvazione in Aula.
Ad ogni modo, non si temono su questo fronte rallentamenti e la misura gode del plauso dell'unanimità dei senatori.
Poiché la manovra, oltre a elargire sostegno economico, permetterebbe anche la semplificazione del sistema burocratico delle agevolazioni, tanto inneggiata da Draghi.
Nuovo bonus - L’Assegno unico
Dovrebbe infatti inglobare alcuni dei tanti bonus famiglia (dal bonus bebè agli assegni familiari), rendendo più snella e semplice l’erogazione dei contributi.
Inoltre, per il 2021 l’agevolazione è stata aperta non solo ai lavoratori dipendenti, ma anche ai titolari di Partita Iva e a chi percepisce il Reddito di Cittadinanza.
L’importo del bonus non è ancora chiaro ma si parla di una cifra media di 250 euro mensili di contributo.
Dalla Commissione ad ogni modo rassicurano che tutto sta andando secondo i piani e che il bonus partirà dal 1 luglio 2021. In attesa dell’ultima approvazione formale cerchiamo di capire a chi spetta l’Assegno unico e come si dovrà fare richiesta.
Che cos’è l’Assegno unico per i figli?
L’Assegno unico per i figli è un contributo economico rivolto alle famiglie con figli che non hanno ancora compiuto il 21esimo anno di età, erogabile a partire dal settimo mese di gravidanza.
L’importo del contributo non è ancora certo, ma sarà proporzionale rispetto al reddito ISEE del nucleo familiare, si parla di 250 euro mensili.
Con una maggiorazione però se sono presenti altri figli oltre il primo o se è presente un componente disabile.
In quest'ultimo caso l’importo non solo sale del 30% o 50%, ma se il figlio rimane a carico del nucleo familiare, l’assegno resta anche dopo il compimento del 21esimo anno di età.
L’Assegno unico
Sarà inoltre richiedibile anche dai titolari di Partita Iva e da chi riceve il Reddito di Cittadinanza.
(TrendOnline)
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