"Preoccupato per le scuole? In questo momento no, sinceramente no". Così il presidente della Regione Campania Vincenzo DE LUCA, parlando ai cronisti oggi a Salerno.
"Fra le tante cose importanti fatte dalla Regione Campania - ha spiegato DE LUCA - anche se alcuni organi di informazione impegnati in questo momento nella campagna di aggressione non se ne sono accorti, abbiamo fatto test sierologici al personale scolastico arrivando al 90% del personale, rispetto a una media nazionale che sfiora il 60%. Siamo la regione nella quale abbiamo fatto i controlli preventivi piu vasti di tutta Italia, perché abbiamo fatto un lavoro di prevenzione molto attento".
DE LUCA ha sottolineato che "per quel che sono i nostri dati non abbiamo oggi una situazione critica, ma - ha aggiunto - dobbiamo tenere occhi aperti perché rispetto a 6 mesi fa abbiamo due novità: le scuole aperte e l'epidemia influenzale, quindi dobbiamo sapere che la situazione è più delicata rispetto a 6 mesi fa.
Per adesso nessuna situazione drammatica, abbiamo tutto sotto controllo. Nelle realtà urbane abbiamo la possibilità di dare i risultati dei tamponi in giornata, tamponi fatti la mattina e risultati la sera, proprio per dare subito i risultati per evitare di chiudere le scuole. Questo è il lavoro nel quale siamo impegnati, le priorità sono le scuole e le residenze per anziani".
Nuova ordinanza in Campania, in sindaco di Napoli non ci sta più: “De Luca mi esclude, intervenga Conte”
Nuova ordinanza in Campania e decisioni prese senza ascoltare la voce del sindaco capoluogo della Regione. De Magistris torna all’attacco.
“Da febbraio mi sarei aspettato da De Luca una messa in campo di una rete di protezione diversa. Vedo pochi passi in avanti, e non particolarmente efficaci. Questo chiama la politica alle sue responsabilità, soprattutto quelle regionali, visto che la sanità è regionalizzata da tempo”: lo ha dichiarato il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, in un’intervista a TPI.
“Servivano tamponi, medici in prima linea posti letto di terapie intensive. Invece – sottolinea De Magistris – c’è stata la politica muscolare della propaganda. Ora sta venendo fuori non solo quello che non si era fatto, ma anche quello che non si e’ riuscito a costruire in questi pochi mesi”.
Secondo De Magistris “e’ gravissimo che il sindaco del capoluogo di Regione e sede della citta’ metropolitana che rappresenta il 56 per cento della popolazione campana non partecipi per volonta’ del presidente all’unita’ di crisi: veniamo esclusi dalle decisioni piu’ puntuali.
Credo ci sia una volonta’ di non trasmettere i dati in maniera elaborata. Ora Conte intervenga: finora – conclude – il governo ha fatto finta di non vedere queste gravi violazioni dei rapportiamoci istituzionali perche’ c’erano le Regionali”.
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