leonardo calcina
FOTO: LA STAMPA

SENIGALLIA. Dal secondo giorno di scuola, Leonardo Calcina è diventato oggetto di scherno da parte dei compagni, che lo prendevano in giro per il suo cognome e lo molestavano fisicamente, colpendolo nelle parti intime e deridendolo con una voce effeminata. Nonostante la gravità delle situazioni subite, quando ha parlato per la prima volta con la madre, Viktoria, non ha avuto il coraggio di ripetere gli insulti. La situazione ha raggiunto un culmine tragico nella notte del 14 ottobre, quando Leonardo, con il cellulare spento, ha lasciato la sua casa per recarsi in un casolare e togliersi la vita.

Inchiesta della Procura

In seguito al drammatico evento, la procura di Ancona ha aperto un'inchiesta per istigazione al suicidio. La paura che Leonardo potesse aggredire i compagni con una pistola, presa dal padre Francesco, vigile urbano, ha portato a un presidio delle scuole di Senigallia. Tuttavia, il giovane ha scelto di porre fine alla sua vita invece di affrontare il dolore e l'isolamento.

L'Intervento Legale

L'avvocata Pia Perrici ha presentato una denuncia alla polizia, sottolineando che, se qualcuno avesse avuto il coraggio di intervenire prima, Leonardo avrebbe potuto essere salvato. L'arma da fuoco, che era custodita in un armadietto blindato, è stata accessibile al ragazzo poiché sapeva dove si trovava la chiave. Per questo motivo, si sta indagando anche per omessa custodia nei confronti dei genitori. L'anno precedente, Leonardo aveva frequentato un altro istituto, l'ISS Corinaldesi Padovano, dove non erano emerse segnalazioni di bullismo. Il dirigente scolastico, Simone Ceresoni, ha dichiarato che Leonardo aveva cambiato scuola per motivi didattici, nonostante avesse ottenuto buoni risultati accademici.

La situazione familiare

La madre di Leonardo, di origini bielorusse, vive altrove da qualche anno a causa della separazione con il marito. Questo contesto familiare potrebbe aver influito sul benessere emotivo del ragazzo, già gravato dalla pressione sociale e dalle continue umiliazioni a scuola.

Dopo la tragedia, molti dei compagni di Leonardo stanno ricevendo supporto psicologico. Alcuni di loro sono disponibili a testimoniare presso le autorità giudiziarie, che potrebbero iniziare a interrogarli nei prossimi giorni. La psicoterapeuta Anna Oliverio Ferraris, de La Sapienza, ha spiegato che l'interazione con i coetanei è fondamentale per la costruzione dell'identità in adolescenza. La perdita di rispetto e approvazione sociale può gravemente compromettere l'immagine di sé e l'autostima, spingendo i giovani a situazioni estreme come quella vissuta da Leonardo.

La storia di Leonardo Calcina è una tragica testimonianza dei danni irreparabili che il bullismo può causare. È fondamentale che la società prenda coscienza di questo problema e che si attuino interventi concreti per prevenire simili tragedie, garantendo un ambiente scolastico sicuro e rispettoso per tutti gli studenti.

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