LAGO DI ENDINE. L'epilogo più tragico, ma purtroppo inevitabile, si è verificato per Orlando Gonzales Puma, 32 anni. Dopo quattro giorni di incessanti ricerche, il suo corpo senza vita è stato ritrovato nel lago di Endine, al largo di Ranzanico, non lontano dal punto in cui era stato avvistato per l'ultima volta prima di essere inghiottito dalle acque. I Vigili del Fuoco, con l'aiuto del Nucleo sommozzatori e degli specialisti del Saf (Nucleo speleo-alpino-fluviale), hanno individuato e recuperato il cadavere.

La salma di Gonzales Puma è stata trasferita all'obitorio dell'ospedale di Bergamo, dove rimane a disposizione dell'autorità giudiziaria, che potrebbe richiedere ulteriori accertamenti. Originario della Bolivia, Gonzales Puma era in Italia dal 2015.

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Aveva vissuto a Gazzaniga e attualmente risiedeva a Bergamo, dove lavorava come muratore e si occupava della manutenzione alla Casa del Giovane.

La dinamica dell'incidente è stata ricostruita dai carabinieri. L'allarme è stato lanciato domenica scorsa, poco dopo le 16. Gonzales Puma si sarebbe tuffato dall'imbarcazione a pedali noleggiata poco prima insieme alla sua compagna. Insieme a loro c'erano anche la figlia 17enne della donna e un amico. Si ritiene che Gonzales Puma si sia tuffato in acqua per aiutare la ragazzina in difficoltà, portandole un salvagente, ma mentre nuotava improvvisamente è scomparso. Non si esclude che ciò sia dovuto al fenomeno dell'idrocuzione, una sincope causata dallo shock termico quando l'acqua è troppo fredda.

Tragedia sul Lago di Endine

Le indagini sono in corso per determinare le cause esatte di questa tragica vicenda sul lago di Endine. La comunità è profondamente addolorata dalla perdita di Orlando Gonzales Puma e si unisce nel sostegno alla sua famiglia durante questo momento di dolore e lutto.

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