La riunione della cabina di regia del governo sul nuovo decreto legge Covid è stata rimandata nella giornata di domani, la notizia giunge da diverse fonti ministeriali.
Nuovo decreto Draghi in arrivo, cosa cambia. Per ora non è stata ancora convocata, ma la cabina di regia tra il premier Mario Draghi e le forze di maggioranza chiamata a discutere delle nuove misure anti-Covid (dovrebbe essere solo un decreto, senza Dpcm) dovrebbe tenersi il 26 marzo.
Nuovo decreto - Venerdì a mezzogiorno
E' infatti prevista la conclusione del Consiglio europeo, mentre nel pomeriggio sono attesi i dati del report settimanale a cura dell'Iss.
È comunque probabile che una decisione finale sulle misure del decreto sarà presa la prossima settimana. Con un congruo anticipo sulla data di scadenza del 6 aprile dei provvedimenti in vigore (il Dpcm del 2 marzo e il decreto legge del 13 marzo).
Nuovo decreto - Priorità del governo è la riapertura delle scuole
Al primo posto nell’elenco delle riaperture, per Draghi figura la scuola (a oggi, visti i colori dell'Italia, sono tornati in Dad oltre 6 milioni di studenti).
Nuovo decreto - Il premier
Lo ha fatto capire chiaramente nel suo discorso a Palazzo Madama in vista del vertice dei capi di Stato e di governo. «Mentre la campagna di vaccinazione prosegue è bene cominciare a pensare alle riaperture - le parole di Draghi -.
Se la situazione epidemiologica lo permette
Cominceremo a riaprire la scuola in primis. E cominceremo a riaprire le scuole primarie e la scuola dell'infanzia anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni, ovvero speriamo, subito dopo Pasqua».
L'ultimo Dpcm, in scadenza il 6 aprile
Prevede lezioni a distanza per le scuole di ogni ordine e grado in zona rossa, una fascia nella quale si trova ormai la metà delle regioni italiane. Mentre fino al 5 marzo agli alunni delle classi fino alla prima media era consentito di frequentare la scuola in presenza.
Rebus ritorno zone gialle
Il nuovo decreto potrebbe confermare il sistema dei colori al «completo». L'ipotesi è di far tornare in vigore la zona gialla, di fatto “sospesa”nel pacchetto di restrizioni dell'ultima stretta avviata dal 13 marzo per limitare il più possibile gli spostamenti e arginare la diffusione del contagio.
Spingono in questo senso i ministri del centrodestra tra i quali è diffuso l'auspicio che il ripristino delle zone gialle (con riapertura almeno a pranzo dei ristoranti) segni un primo allentamento della stretta introdotta per il periodo di Pasqua. Ma gli scienziati sarebbero contrari al ritorno subito delle Regioni in fascia gialla.
E c’è chi nel governo spinge per confermarne il blocco per qualche settimana. Dovrebbero essere confermato invece il coprifuoco alle 22 e la chiusura di bar e ristoranti alle 18 (con l'eccezione delle zone bianche).
Slitterà la riapertura di cinema e teatri inizialmente prevista per dall’attuale Dpcm a partire dal 27 marzo solo nelle zone gialle.
Il nodo degli spostamenti tra regioni
Potrebbe essere comunque allungato almeno di una settima il blocco degli spostamenti tra le Regioni (vietati ormai da prima di Natale).
Il decreto 23 febbraio n.15 che li vieta (salvo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o di salute) scade il 27 marzo.
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